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La Belle Epoque, una storia di creatività e dedizione

Ho quasi 47 anni e se mi guardo allo specchio mi rendo conto che per questa attività ho sacrificato la mia vita. Passo qui le mie giornate, a fatica mi resta il tempo per dormire qualche ora. Ma sono orgoglioso, tanto orgoglioso di questo angolo di paradiso che sono riuscito a realizzare.

Massimo Battini corre senza sosta fra il bancone e i tavoli davanti al suo locale sulla baia di Caletta, non ha tempo per le conversazioni dilatate. Al massimo, con i clienti affezionati, si lascia andare a una battuta, sempre pungente e risolutiva. Perché quello che conta per lui è che a La Belle Epoque, cocktail bar in riva al mare, sia tutto perfetto. Organizzazione, prodotti di qualità, prezzi accessibili e gentilezza: queste le carte vincenti del suo locale. “E’ un luogo per tutti – ci tiene a dire –, dai ventenni che arrivano in gruppo alle famiglie con bambini. Mi piace pensare che le persone vengano perché si sentono a casa e vogliono godersi in serenità la bellezza del nostro territorio”.

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Massimo Battini

Uno spazio di ritrovo particolare quello messo su da Battini.  Qualche tavolo di ferro battuto e tanti cuscini sistemati sugli scalini della passeggiata fra Caletta e Castiglioncello. Arredamento essenziale, perché è la bellezza della natura a farla da padrona. “Questo tipo di locale – spiega Massimo – è quasi unico a livello nazionale, di certo sono stato uno dei primi in Italia, dodici anni fa, a ideare un progetto di questo tipo. Un’idea che si è concretizzata anche grazie all’amministrazione, che da subito mi ha dato la concessione per sviluppare il locale sull’esterno, sistemando un arredamento non invasivo”.

L’oasi felice della Belle Epoque, diventata un punto di riferimento non solo estivo per residenti e turisti, arriva da lontano. Un locale che sembra sospeso nel tempo ed è figlio di trent’anni di impegno, durante i quali Massimo Battini ha affinato le sue competenze in ristoranti, bar e hotel di lusso in Italia e poi all’estero.

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Il gruppo di lavoro del locale La Belle Epoque

Da ragazzo, mentre frequentava l’Istituto alberghiero locale, ha cominciato a farsi le ossa al Giardino, ristorante alle pendici del colle di Rosignano Marittimo che i suoi genitori hanno gestito a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta. Dopo il diploma, il lavoro di barista al Ciucheba, al caffè Ginori e al Caravanserraglio. “In realtà – sottolinea – già prima di essere maggiorenne ho fatto alcune esperienze come cameriere. Allora le norme lo consentivano e devo dire che era molto formativo. Oggi invece assumere ragazzi under 18 implica troppe restrizioni, ma penso sia negativo perché i giovani non hanno la possibilità di avvicinarsi al mondo del lavoro, alle soddisfazioni e ai sacrifici. Credo che mandare i ragazzi al lavoro servirebbe a eliminare tanti problemi di microcriminalità e garantirebbe personale da formare adeguatamente alle attività ricettive che oggi fanno davvero fatica a trovare dipendenti”.

Nel 2002, Battini ha aperto il Sopravento a Rosignano Marittimo, in società con altre persone del posto. Poi una stagione al Caffè Dai Dai. Infine la decisione di partire per Londra, dove ha lavorato prima come barman nelle private rooms dell’Hotel Savoy, poi un anno e mezzo al Pennyhill Park Hotel. “In quel periodo era la spa più grande d’Europa – ricorda –, veniva spesso la Nazionale di rugby inglese. Per me è stata una esperienza importante. Poi mi sono imbarcato e ho fatto il barman per due anni sulla Princess Cruise. Infine cinque anni a Firenze, all’Hotel degli Orafi, dove ho avuto il ruolo di capo barman”.

Nel 2011 il ritorno a Rosignano, con il desiderio di rimettersi in gioco. “Era un periodo particolare della mia vita – spiega Massimo – Devo dire grazie alla mia famiglia, perché loro mi hanno detto che qui a Caletta c’era la possibilità di gestire un bar sulla baia. Mi sono lanciato e ho pensato a un nome. Quelli erano già anni di recessione economica, la gente aveva difficoltà a credere nel futuro. Il mio desiderio era dare serenità alle persone del posto, così ho pensato alla Dolce vita francese, un periodo storico fatto di speranze”.

La Belle Epoque ha preso il largo, diventando un locale cult della costa. Quest’anno Battini festeggia dodici stagioni davanti al mare di Caletta. “Passo dopo passo – conclude –, con impegno e determinazione, ho realizzato il progetto che avevo in mente. Dall’anno passato organizzo anche un programma di musica dal vivo, ogni mercoledì c’è un gruppo diverso per allietare le caldi notti estive. Non posso dire che sia sempre stato facile, ma accogliere le persone e sapere che qui vivono dei momenti di serenità mi ripaga di tanti sforzi”.

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