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Patologia molecolare: Andrea Giusti è il responsabile della nuova unità operativa dell’Usl Toscana nord-ovest specializzata nella profilazione genica dei tumori

Patologia molecolare: Andrea Giusti è il responsabile della nuova unità operativa dell'Usl Toscana nord-ovest specializzata nella profilazione genica dei tumori

Andrea Giusti è il nuovo responsabile della unità operativa di Patologia molecolare dell’Usl Toscana nord-ovest. Come fa sapere l’azienda sanitaria in una nota stampa, l’incarico è stato conferito dalla direttrice generale, Maria Letizia Casani (delibera 307 dello scorso 9 aprile). Dirigente biologo con esperienza ultraquinquennale, Giusti si è laureato a Pisa in Scienze biologiche e poi si è specializzato in genetica applicata, sempre a Pisa. La sua formazione è proseguita come associato di ricerca al Beckman Research Institute di Los Angeles e dopo tale esperienza ha ricoperto il ruolo di biologo presso l’Istituto di fisiologia clinica del CNR di Pisa, presso il Dipartimento di Scienza dell’uomo e dell’ambiente dell’Università di Pisa e presso l’ex Asl 7 di Siena. Dal gennaio 2010 è in forza all’Asl Toscana nord ovest come dirigente biologo dell’unità operativa complessa di Anatomia patologica (diretta da Andrea Cavazzana), all’interno della quale è stata istituita l’unità semplice di Patologia molecolare, di cui Giusti è ora responsabile. 

“La trasformazione della patologia molecolare – si legge nella nota stampa – da semplice laboratorio a unità operativa è una scelta che l’azienda Usl Toscana nord-ovest ha effettuato in vista degli enormi progressi che questa specialità ha compiuto negli ultimi anni. Le prime indagini di patologia molecolare, eseguite nel laboratorio dedicato di Anatomia patologica di Carrara, furono eseguite nel 2016. All’epoca 150 pazienti oncologici usufruirono di queste indagini. Otto anni dopo, nel 2023 sono stati 1.044 i pazienti i cui campioni anatomici sono stati sottoposti ad analisi molecolare. Le prestazioni sono in costante crescita: circa 6mila quelle effettuate nel 2023 e con percentuali di crescita annua del 20%. La patologia molecolare, infatti, sarà sempre di più determinante per la cura di alcuni dei tumori più diffusi: mammella, colon, polmone, utero, ovaio, vescica, cute, rene e tumori del sistema nervoso centrale”.

“La patologia molecolare ha il compito di sequenziare il DNA di uno specifico tumore su uno specifico paziente e di individuarne eventuali anomalie genetiche suscettibili di terapie specifiche – spiega Andrea Cavazzana, responsabile dell’area Anatomia patologica – in tali casi è possibile intervenire con dei farmaci a bersaglio molecolare: specifici per quel tipo di tumore e personalizzati, fatti su misura, per quel singolo paziente affetto da quello specifico tumore. Non solo. La patologia molecolare fornisce anche indicazioni atte a suggerire una possibile ereditarietà della lesione. In questi casi il paziente viene avviato ad una consulenza genetica. Ciò è cruciale per poter stabilire percorsi di sorveglianza specifici per i pazienti e le loro famiglie“.

I farmaci a bersaglio molecolare sono estremamente selettivi nei confronti di quei tumori che esprimono delle mutazioni a carico di alcuni geni del DNA, che definiamo driver – afferma Giacomo Allegrini, direttore del dipartimento Oncologico dell’Azienda USL Toscana nord ovest – Interferendo con quella via di segnale riusciamo a bloccare il processo di crescita tumorale e a farlo regredire. Sono quindi farmaci che hanno numerosi vantaggi rispetto alla chemioterapia convenzionale. Hanno bisogno di un approccio dinamico, nel senso che devono sempre essere aggiornati e modulati nel caso in cui il tumore si modifichi, ma hanno dimostrato di migliorare di molto le aspettative di vita dei pazienti e per gli oncologi questo costituisce un importante passo avanti in termini di opzioni terapeutiche”.

“Ormai è imprescindibile avere a disposizione un laboratorio all’avanguardia come quello della nostra azienda – aggiunge Allegrini – in grado di dare risposte in tempo reale a quesiti diagnostici che si aggiornano di continuo, mano a mano che migliorano le conoscenze biologiche dei tumori e con il conseguente incremento del numero di farmaci a bersaglio molecolare. L’aver reso autonomo il laboratorio, staccato dalla diagnostica tradizionale, è uno dei segni tangibili di quanto la nostra azienda creda e investa nella cura dei tumori.

“Sequenziare il DNA di un tumore e riconoscerne le modificazioni richiede macchinari sofisticati e soprattutto competenze ultra specialistiche – aggiunge Cavazzana – e a Carrara abbiamo macchine a tecnologia NGS (Next Generation Sequencing) a cui lavorano operatori dedicati e formati a tale scopo, in grado di fornire ai colleghi oncologi, nel giro di 15 giorni, i dati necessari per avviare, nel più breve tempo possibile, le migliori cure possibili”.

“Il nostro compito è effettuare una profilazione genica del tumore – dice Andrea Giusti – essa fornisce le istruzioni per colpirlo con farmaci selettivi, di volta in volta più efficaci. Mi sento molto onorato per aver ricevuto un incarico così delicato e il mio intendimento è di far crescere una specialità che è una componente così importante nella lotta al cancro

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