Partendo dalla situazione del Punto Azzurro alle Spiagge Bianche, affidato dal Comune ma non ancora aperto, il movimento civico SiAmo Vada avvia una più riflessione riguardante la gestione dei Punti Azzurri. E, attraverso un comunicato stampa, propone di “dotare di spazi gli attuali noleggiatori di attrezzature”.
Per quanto riguarda il Punto Azzurro in zona Galafone a Rosignano Solvay “speriamo che l’ultimatum che l’amministrazione ha dichiarato di aver dato a mezzo stampa sull’apertura dia gli effetti sperati ovvero quello di offrire servizi per soddisfare una domanda turistica sulla spiaggia. Quello che infatti fa più male è il sentire le lamentele dei turisti per un mancato servizio”.
Detto questo, il movimento civico interviene su quella che definisce la “guerra degli ombrelloni: i Punti Azzurri in località Stagni affidati a fine maggio sono stati aperti tra mille difficoltà a metà giugno e già da subito la fruizione di tale zona di spiaggia è risultata difficile. L’intento, pur nobile, di rendere libero quel tratto di arenile ha provocato invece una scarsità di spazio, dovuto ad una deregolamentazione degli spazi: è abbastanza chiaro come uno spazio assegnato e definito di arenile permetta un posizionamento preciso e ordinato delle attrezzature da spiaggia e permetta quindi di posizionare molti più ombrelloni rispetto ad un ordine sparso”.
Nel comunicato, i rappresentanti di SiAmo Vada evidenziano che “gli anni passati assistevamo ad una ordinata predisposizione degli ombrelloni all’interno di aree ben definite e altre aree altrettanto definite dove poter mettere ombrelloni “privati”, adesso assistiamo la mattina alle 6.30 ad un assalto alla spiaggia da parte di clienti dei Punti Azzurri (che occupano uno spazio ma ricevono le attrezzature solo alle 8) e “furbetti dell’ombrelloncino” privato che invece arrivano piazzano anche prima delle 8 (e talvolta vanno via), ecco che si innesca la corsa per provare a prendere il posto migliore, ma di posto ne rimane ben poco”.
Come movimento SiAmo Vada, “riconosciamo all’amministrazione la buona intenzione di rendere libera la spiaggia, ma siamo convinti che una volta appurato l’errore di valutazione la stessa amministrazione debba avere il coraggio di tornare indietro e riassegnare ai gestori dei Punti Azzurri la concessione di arenile a cui lo stesso Comune ha rinunciato in maniera arbitraria. In più in un’ottica di sviluppo del turismo proponiamo che venga aperto un percorso per dotare di spazi di concessione anche gli attuali noleggiatori di attrezzature, in maniera da regolamentare gli spazi entro i quali si possa installarle, così da migliorare il loro lavoro e tutelare in maniera reale le spiagge libere”.