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Intervento di Cantini, ex presidente Coop Cgn, sul piano urbanistico per l’ex zona H5: “È necessario continuare a costruire?”

giacomo cantini • TUTTIGIORNI

Pubblichiamo integralmente di seguito un intervento inviato a Tuttigiorni.info da Giacomo Cantini, socio Unicoop Tirreno ed ex presidente della Coop Cgn (supermercati Coop con sede nelle frazioni collinari di Castelnuovo e Nibbiaia, ndr).

“Lettera aperta per Marco Lami Presidente UNICOOP Tirreno (e per tutti i cittadini di Rosignano).

Pensiamo ad un poeta: Considero Valore.

Pensiamo ad un giornalista scrittore: Avere il senso del limite.

CONSIDERO legittima la programmazione di interventi urbanistici su un territorio;

CONSIDERO legittima l’edificazione di un nuovo Centro Commerciale;

CONSIDERO legittimo fare utili e creare ricchezza dalle attività commerciali;

CONSIDERO legittimo progettare un’area sportiva;

CONSIDERO legittimo costruire residenze abitative.

Considero legittimo tutto quello che viene approvato da un Consiglio Comunale.

E’ tutto legittimo fin quando non arriviamo a valutare se non è necessario avere anche un SENSO del LIMITE.

Pensiamo a come Rosignano Solvay è messa da un punto di vista sociale, alla assenza di punti di aggregazione, di luoghi per i quali si possa pensare: “oggi vado lì che ci trovo una buona parte di paesani” (una battuta tristemente ricorrente è invece “vado in Coop, lì ci trovo qualcuno”).

Pensiamo alle condizioni delle vie, dei marciapiedi, di alcuni giardini, di alcune passeggiate, pensiamo se rappresentano un incentivo ad uscire per incontrarsi, passeggiare, passare un po’ di quel tempo che, dopo il lavoro, ci viene detto essere psicologicamente essenziale per noi esseri umani, “animali sociali”

E pensiamo al commercio di vicinato che sempre più soffre i “tempi moderni”, tant’è che percorrendo la via Aurelia (quella con la ciclabile) e gettando lo sguardo verso gli edifici si incontrano più cartelli “Vendesi” o “Affittasi” che insegne luminose, contando nel tratto addirittura più agenzie immobiliari e studi tecnici.

Ebbene sono giorni oramai che si parla del comparto 3-2U (conosciuto anche come H5), un’area nella quale UNICOOP Tirreno intende spostare il Centro Commerciale che attualmente è sulla via Aurelia a lato del Cavalcavia. Mi chiedo (come cittadino di Rosignano ma soprattutto come socio COOP) e lo chiedo ovviamente all’amico Marco Lami (presidente di UNICOOP Tirreno): è proprio necessario, dopo la ristrutturazione “milionaria” dell’attuale negozio fatta pochi anni fa, pensare di abbandonarlo per costruirne un altro nuovo? Quando, come ben sappiamo, alle Morelline, ci sono sono addirittura tre supermercato a cui vanno aggiunti il Conad e, ovviamente, il Centro Commerciale Coop.

Il senso del limite è necessario.

Non possiamo dannarci per il dramma che succede in Romagna senza pensare a quel che accadde qui da noi l’8 ottobre 1993.

Il nostro paese da quell’anno non è cambiato, e il prof. Claudio Saragosa, commentando la “rigenerazione della zona a mare di Rosignano Solvay”, ha recentemente citato i possibili rischi legati ai botri “tombati” che passano sotto l’abitato di Rosignano per sfociare in mare.

Per questi motivi (e per molti altri ancora) sarebbe molto positivo che UNICOOP Tirreno, prima di costruire ancora, prima di coprire ancora suolo con cemento, si fermasse un attimo a riflettere ed ascoltare, ed incontrasse i soci della Sezione di Rosignano, per un confronto nello spirito costruttivo che è nell’anima e nella storia della Cooperativa”.

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