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La lettera del sindaco agli studenti per ricordare la tragedia delle foibe: “Conoscere gli orrori della storia per non ripeterli”

lettera studenti per ricordo foibe • TUTTIGIORNI

Un appello a non dimenticare le barbarie che hanno segnato la storia del nostro Paese e dell’Europa. Questo l’intento con cui il sindaco Daniele Donati ha inviato alle scuole del territorio una lettera per sottolineare l’importanza del Giorno del Ricordo, che si celebra il 10 febbraio e mira a tenere viva la memoria collettiva relativamente alla tragedia delle foibe, consumatasi in Istria dopo l’armistizio del 1943.

Pubblichiamo di seguito il testo integrale della lettera recapitata agli istituti scolastici:

Care ragazze e cari ragazzi,

                                                          ricorre domani 10 febbraio il “Giorno del ricordo”, istituito con la Legge 92 del 2004 per conservare la memoria del dramma delle foibe e più in generale la tragedia del popolo istriano, costretto ad abbandonare la terra natia.

La terribile pagina di storia a cui fa riferimento il Giorno del Ricordo interessò in particolare i territori dell’Istria negli anni dal 1943 al 1947 quando furono rastrellate, deportate e uccise migliaia di persone, per lo più italiani.

L’inizio dell’eccidio risale al 1943, subito dopo l’armistizio, quando i partigiani slavi gettarono nelle foibe (fosse rocciose profonde fino a 200 metri) centinaia di cittadini italiani considerati “nemici del popolo”. Ma fu nel 1945, durante i quaranta giorni dell’occupazione jugoslava, che la carneficina delle foibe raggiunse l’apice dell’orrore. Mentre in tutta Italia si festeggiava la fine della guerra, in Friuli Venezia Giulia si consumavano gli orrori che avrebbero portato alla fuga di circa 350.000 persone. Le vittime dei massacri furono fascisti, collaborazionisti del governo italiano, spie, ma anche membri del comitato di liberazione nazionale; senza distinzione furono uccisi cattolici ed ebrei, uomini e donne, vecchi e bambini. L`eccidio fu, di fatto, una pulizia etnica tesa ad annullare l`identità italiana sul territorio.

Ancora non ci sono cifre ufficiali e concordi circa il numero degli infoibati scomparsi dall’autunno del 1943 e alla primavera del 1945. Non sono però i numeri a determinare la portata di questa tragedia, di cui è importante conoscere le cause e le dinamiche per evitare che ideologie nazionaliste e razziste generino ancora violenze e persecuzioni.

La memoria di questi tristi avvenimenti per oltre cinquanta anni ha risentito della divisione dell’Europa in blocchi contrapposti ed è stata sottaciuta per paura di compromettere delicati equilibri internazionali.

Oggi ricordare significa colmare un vuoto di decenni e condividere un dolore mai sopito, che è quello di ogni famiglia colpita dalla barbarie, offesa per le proprie radici etniche o scelte politiche, sradicata dalla propria casa e allontanata dalla propria comunità.

Tenere viva la Memoria è fondamentale per non ripetere gli errori del passato e non cadere nel tranello di chi punta il dito sul diverso, indicandolo come il nemico e la causa di ogni problema.

Per questo l’Amministrazione Comunale ha deciso di dedicare un momento di riflessione e approfondimento sulla complessa vicenda del confine orientale e sull’esodo giuliano-dalmata, nell’ambito della prossima seduta del Consiglio Comunale dei Ragazzi, che si terrà venerdì 17 febbraio, a partire dalle 10:30, presso l’Auditorium di Piazza del Mercato a Rosignano Solvay.

Un’occasione per conoscere meglio una pagina buia e controversa della nostra storia nazionale, ma anche e soprattutto per ribadire l’orrore della guerra ed il valore assoluto della Pace, come condizione imprescindibile per la realizzazione di ciascun individuo e il progresso dell’intera umanità.

Dunque, care ragazze e cari ragazzi, vi invito a ricordare gli eventi che hanno segnato la storia del nostro Paese e dell’Europa per poter comprendere e valutare criticamente la realtà che vi circonda. Anche oggi come all’ora c’è chi affronta il dramma della guerra, lotta per essere libero, per poter esprimere la propria opinione ed affermare i propri diritti. Non dimenticate, non siate indifferenti, siate vigili, attenti al presente, fate sentire la vostra voce, partecipate!

             Cordialmente,                                                                                            

Il Sindaco

                                                           Daniele Donati

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