Individuate e smantellate tre zone nei boschi a monte di Rosignano che erano usate per attività di spaccio di stupefacenti. Durante la scorsa settimana è stata organizzata da parte del comando di polizia municipale (con l’ufficio Ambiente, Igiene Urbana del Comune e con REA Spa) un’operazione di pulizia e rimozione dei rifiuti che negli ultimi mesi erano stati abbandonati in alcuni punti di via del Saracino (SP10) e della via Emilia (SR206) nei pressi dell’intersezione con la SP10. Lo fa sapere l’amministrazione attraverso un comunicato stampa.
La bonifica ha riguardato principalmente tre postazioni specifiche che, fino a pochi mesi fa, erano utilizzate per sospette attività di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno delle aree boschive a margine della carreggiata. A seguito dei numerosi interventi effettuati dalla polizia municipale e da altre forze dell’ordine, le postazioni sono state smantellate con la diretta collaborazione dell’unità cinofila del comando della polizia municipale.
Non essendo stato possibile risalire all’identità di coloro che avevano abbandonato i vari materiali, l’Ufficio Ambiente del Comune, dapprima, intimato ai proprietari privati dell’area boschiva di ripulire la zona di loro competenza e, per quanto concerne le aree pubbliche, si è attivata con Rea affinché venissero recuperati i rifiuti lì rinvenuti. Da un primo sopralluogo è emerso come “la maggior parte del materiale fosse riconducibile alle presunte attività illecite. Ne sono testimonianza le varie batterie per auto rinvenute, i residui di cibo, di accampamenti e i capi di abbigliamento. Numerosi anche sacchetti di rifiuti urbani che, presumibilmente, sono stati abbandonati da cittadini”.
Trattandosai di strada provinciale (via del Saracino) “è stato avviato anche un confronto con la Provincia di Livorno, per cercare di impedire la fermata dei veicoli nelle ex piazzole in oggetto della SP10 e della SR206, che si è resa disponibile per la collaborazione. L’idea è quella di scavare un fossa in banchina e mettere dei marginatori sulle piazzole critiche, per impedire la sosta e disincentivare in futuro gli acquisti di sostanza stupefacente“.