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Ottiene mille euro da un’anziana fingendo di essere la figlia, denunciato per truffa dai carabinieri

Ottiene mille euro da un'anziana fingendo di essere la figlia, denunciato per truffa dai carabinieri

I carabinieri della stazione di Rosignano Marittimo, dopo alcuni accertamenti e indagini, scaturiti dalla denuncia di una privata cittadina, hanno identificato il presunto autore di un raggiro ai danni di una donna 74enne residente in zona, pianificato attraverso l’impiego di una nota applicazione di messaggistica istantanea.

La vittima, tratta in inganno dal tono confidenziale del messaggio arrivatole sul cellulare, benché proveniente da un’utenza a lei sconosciuta, è stata indotta a credere di interloquire con la propria figlia che, con un nuovo numero telefonico, le avrebbe chiesto, senza mai rispondere alle sue chiamate ma interloquendo solo tramite dei messaggi, l’invio immediato di denaro per poter acquistare un nuovo cellulare a seguito dello smarrimento di quello vecchio. Credendo di far cosa giusta, ha quindi effettuato una ricarica intorno ai 1.000 euro su una carta prepagata che le era stata fornita dalla sedicente “interlocutrice”.

Poco dopo, però, ha scoperto la finzione, quando, dopo veri tentativi di chiamare e parlare a voce con la presunta figlia, non ha mai ricevuto risposta, venendo, infine, bloccata. Maturata la certezza di essere stata raggirata, la donna si è rivolta ai carabinieri della Stazione di Rosignano Marittimo i quali, mediante serrate attività di indagine condotte anche eseguendo l’analisi sui flussi di denaro, sono riusciti a identificare il presunto autore della truffa. Si tratta di un giovane di 18 anni, che è stato denunciato in stato di libertà all’AG competente di Livorno per il reato di truffa aggravata.

I carabinieri ribadiscono “in caso di sospette dinamiche truffaldine e in presenza di fondati sospetti, informare subito il presidio dell’Arma più vicino o chiamare il 112 NUE al fine di denunciare sempre tempestivamente il fatto – anche se trattasi di condotta considerata ancora in fieri quanto alla compiuta consumazione del reato – così da consentire sempre il tempestivo svolgimento delle opportune indagini per evitarne le conseguenze ed individuarne l’eventuale autore”.

Il Comando provinciale ricorda inotre che è bene “avere sempre attenzione ai sistemi di pagamento, quelli ripetibili immediatamente sono sempre da prediligere rispetto a ricariche di schede telefoniche bonifici istantanei ed altri sistemi che non compendiano la possibilità del ripensamento e della revoca da parte del disponente”. Pertanto i carabinieri raccomandano di non eseguire, caso di dubbi o sospetti, disposizioni di pagamento per caparre o ricariche di schede telefoniche o carte di credito o debito prepagate di cui non vi sia la chiara certezza e/o conoscenza del rispettivo intestatario.

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