Trentacinque società a vario titolo attive all’interno del perimetro del parco industriale Solvay unite in nome di un valore comune: la sicurezza. Tanto che nella giornata di lunedì 27 febbraio hanno siglato uno specifico impegno, il “Patto per la Sicurezza Insieme 2.0”.
Un patto che, come si legge in un comunicato stampa congiunto, vuole proseguire “un percorso avviato in occasione dell’evento Porte Aperte dello scorso ottobre, fondato su valori condivisi che hanno al primo posto la tutela della salute e della sicurezza e la sostenibilità delle attività del sito di Rosignano”. Così le 6 società coinsediate del parco industriale (SOLVAY, INEOS, INEOS Inovyn, ENGIE, OFFICINA 2000, SIAD), insieme ad altre 29 aziende operanti nel sito di Rosignano hanno aderito all’accordo per promuovere un cammino comune, incentrato appunto sulla sicurezza..
Nel dettaglio il Patto della Sicurezza Insieme 2.0 è stato sottoscritto dai rappresentanti delle seguenti società: Acli Labor, ATC Impianti, Bettarini, Cogemar, Cooperativa Etruria Nord, Crosa, ENGIE, Falegnameria Artigiana, Fornai, Franchi, Guglielmi, ICET, Idromacchine, Il Giglio, INEOS, INEOS-Inovyn, K.T. Automation, La Nuova Euromeccanica, Logiros, Mercitalia, Officina 2000, Piccini Gru, Ram Energy, Rubberplast, Sait, SIAD, Simic, SMS Operation, SODEXO, SOLVAY CHIMICA ITALIA, Tec Service, Toscana Eco Fanghi, Termisol Termica, TERMOIMPIANTI, Valmec.
“Già nel 2021 Solvay aveva lanciato una riflessione interna sulla sicurezza – si legge nel comunicato – coinvolgendo una decina di aziende (Acli Labor, Ditta Franchi, Etruria Nord, Icet Industrie, Idromacchine, Officina 2000, Sait, Termisol Termica, Toscana Ecofanghi e Valmec) operanti quotidianamente all’interno dello stabilimento di Rosignano, della miniera di Ponteginori e della cava di San Carlo: questa fase si è successivamente concretizzata con la firma, nel febbraio 2022, di una prima versione di “Patto della Sicurezza”, sostenuto da un programma di azioni concrete, obiettivi e risultati misurabili. L’impegno sottoscritto il 27 febbraio si sposa proprio con l’intento di condividere il cammino virtuoso tracciato negli anni precedenti, in una visione globale di parco industriale e nell’ottica di proseguimento di un percorso di trasformazione, per rendere il sito di Rosignano un’eccellenza riconosciuta nel nostro territorio”.
“Abbiamo firmato questo impegno fissandoci l’obiettivo “Zero Eventi”, un obiettivo ambizioso ma raggiungibile se sapremo mettere in atto una dinamica virtuosa rivolta a promuovere e valorizzare la cultura della segnalazione degli accadimenti pericolosi e delle situazioni di pericolo – afferma Nicolas Dugenetay, direttore dello stabilimento Solvay di Rosignano – Solo con un’accurata identificazione preventiva dei pericoli insiti nelle attività e nei luoghi di lavoro, potremo evitare di imbatterci nel rischio reale”.
Soddisfatto anche Andrea Vittone, managing director di Ineos Rosignano: “Non potevamo non aderire a questa iniziativa, che sposa perfettamente i valori della nostra società. Ineos è, infatti, da sempre impegnata e fortemente convinta che solo attraverso la partecipazione attiva di tutte le figure coinvolte nella gestione delle attività quotidiane, si possa creare una vera cultura della sicurezza. Coinvolgimento e partecipazione sono proprio i pilastri base dei nostri valori aziendali e principi comportamentali e di sicurezza di processo”.
“Ritengo che sia fondamentale, per il continuo sviluppo della cultura della sicurezza, proseguire ad investire nella formazione del nostro personale e delle imprese operanti nel parco così come operare nel rispetto delle regole salvavita definite da ogni società co-insediata, affinché vengano rispettate durante il lavoro quotidiano – sottolinea Nicola Tei, site manager di INEOS Inovyn Rosignano – Per raggiungere questo ambizioso traguardo ci siamo dati l’obiettivo di utilizzare una comunicazione moderna ed efficace, in modo da rendere immediatamente comprensibili i messaggi attraverso l’utilizzo della tecnica del visual management, ovvero immagini semplici e chiare di comprensione intuitiva e rapida da parte di tutto il personale.”
“Crediamo estremamente importante – dichiara Franco Barone, responsabile dell’impianto ENGIE di Rosignano – favorire un clima partecipativo in cui ogni lavoratore sia parte attiva del processo di miglioramento della cultura della sicurezza e si senta a proprio agio nel segnalare situazioni pericolose o qualunque perplessità o dubbio in merito alle condizioni di sicurezza di una determinata attività. Puntiamo a incoraggiare la condivisione delle esperienze o punti di vista, anche prevedendo specifici momenti di analisi degli eventi legati alla sicurezza, e a valorizzare i comportamenti virtuosi”.