I carabinieri della stazione di Castiglioncello hanno individuato e denunciato il presunto autore del furto di un’ambulanza dal piazzale della sede della Pubblica Assistenza di Rosignano. Il fatto è avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 2024. Come si legge in una nota stampa del Comando provinciale, “non appena ricevuta la segnalazione, i carabinieri si sono immediatamente attivati e quella stessa notte il mezzo d’emergenza era stato ritrovato da una pattuglia dell’Arma in via Rosmini, a poca distanza dal luogo del furto ovvero la sede della Pubblica Assistenza sita in via Pel di Lupo a Caletta”.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Livorno, un uomo di circa quarant’anni con precedenti e già agli arresti domiciliari per altri reati, “si sarebbe allontanato arbitrariamente e senza alcuna autorizzazione dalla sua abitazione per compiere il furto e pertanto è stato denunciato anche per evasione. Il mezzo di soccorso, subito recuperato, è stato restituito alla Pubblica Assistenza”.
I carabinieri fanno inoltre sapere che l’uomo, “solo cinque giorni dopo, sarebbe nuovamente evaso per tentare di appropriarsi una seconda volta della stessa ambulanza della Pubblica Assistenza”. Questa volta però, il mezzo, posteggiato sul piazzale antistante la sede e pronto per l’impiego in emergenza, era stato chiuso in via cautelativa e, per maggiore sicurezza, gli era stato posteggiato un altro veicolo a ridosso. Alcuni dipendenti in turno notturno hanno sentito dei rumori provenienti dal parco mezzi e notato che l’ambulanza era stata messa in moto. “Si sono precipitati verso il mezzo di soccorso – si legge nella nota stampa dei carabinieri – vedendo chiaramente colui che si trovava alla guida, da loro riconosciuto essendo una figura nota nella zona, che era ragionevolmente ancora in possesso delle chiavi del mezzo già trafugate in occasione del primo furto“.
L’uomo si è dato alla fuga, ma i carabinieri di Castiglioncello hanno avviato indagini minuziose, portate avanti anche grazie alle riprese di telecamere di videosorveglianza, che hanno portato alla ricostruzione della vicenda,”accolta appieno dall’AG labronica competente, nonché alla luce della reiterata evasione e della contestazione dei reati di furto e tentato furto, è stato emesso a carico dell’uomo un provvedimento di revoca degli arresti domiciliari e contestualmente disposta la custodia cautelare in carcere. Trattandosi di procedimento ancora in fase di indagini preliminari, la responsabilità penale dell’indagato sarà valutata dal giudice in sede dibattimentale, nonché da considerarsi accertata solo con l’emissione di una sentenza definitiva”.