“La recente approvazione delle tariffe sui rifiuti urbani (TARI) relative all’anno corrente ha suscitato molte polemiche, spesso basate su informazioni imprecise. Come è noto, i costi relativi ai servizi di igiene urbana devono, per chiara disposizione di legge, essere pagati interamente dai cittadini mediante la TARI“. Inizia così il comunicato stampa del Comune per spiegare l’aumento delle tariffe.
Quest’anno sono stati contabilizzati nel servizio di igiene urbana i costi generati nel 2022. In quell’anno si sono sommati i maggiori costi relativi a ben tre ordini di fattori: l’attivazione del servizio di raccolta rifiuti porta a porta in tutto il territorio comunale (con aumento del personale e del numero di mezzi impiegati), gli aumenti marcati dei costi dei carburanti e l’aumento dei tassi d’interesse su mutui e leasing. Per questo, l’aumento percentuale dei costi complessivi è stato elevato, pari al 9.59%.
“E’ bene comunque ricordare – spiegano – che un aumento dello stesso ordine di grandezza (precisamente del 7.68%) si era già avuto nel 2021. Il Comune di Rosignano aveva ben pochi margini per ammortizzare un aumento così sensibile della TARI. Una possibilità (prevista dalla legge finanziaria 2023) era quella di utilizzare i proventi della tassa di soggiorno. Questo meccanismo non era però utilizzabile dal momento che tali proventi sono stati già impegnati per il finanziamento di attività culturali e di promozione turistica“.
Una seconda possibilità, praticata da alcuni Comuni, è quella di utilizzare l’avanzo libero di bilancio. “Questa manovra non è espressamente prevista dalle normative nazionali e presenta quindi un rischio di impugnazione da parte della magistratura contabile. Inoltre (e soprattutto) sarebbe stata una manovra totalmente priva di impatto, poiché l’avanzo libero di bilancio residuo (dopo il pagamento di un sostanzioso conguaglio nella fornitura di gas e dopo il pagamento di una quota legata al meccanismo di spending review disposta dal governo nazionale) ammonta a soli 72.000 Euro. Un niente nei confronti dei 10 milioni di Euro che corrispondono al costo del servizio di igiene urbana“.
“L’Amministrazione – sottolineano nella nota stampa – metterà in campo una serie di iniziative coordinate per la lotta all’evasione della TARI, così da ridurre i costi del prossimo anno in modo lecito ed eticamente corretto. Verrà inoltre programmato un piano per aumentare l’efficienza della raccolta differenziata (in modo da aumentare i ricavi derivanti dalla vendita del materiale) e un meccanismo di tariffazione puntuale, basato sul principio del “chi più produce rifiuti più paga”. Con la speranza di aver definito gli aspetti più complessi del tema, la Giunta comunale invita i cittadini che ne avessero ancora necessità a chiedere ulteriori chiarimenti“.
“Nel caso permanessero ancora diffusi elementi di incertezza – precisa il Sindaco Marabotti – organizzeremo su questo tema un nuovo incontro pubblico agli inizi di settembre, in modo da permettere a tutti di raggiungere la consapevolezza che l’Amministrazione ha agito in modo razionale e conforme alla legge”.