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Cgil, Cisl e Uil chiamano a raccolta i lavoratori del parco industriale Solvay per un’assemblea unitaria il 28 aprile: “Urgente un cambio di marcia del governo sulle politiche industriali, economiche e sociali”

assemblea solvay • TUTTIGIORNI

Venerdì 28 aprile alle 16 all’interno dello stabilimento Solvay si terrà l’assemblea generale dei lavoratori di tutte le aziende attive nel parco e di tutte le ditte dell’indotto. L’iniziativa è organizzata congiuntamente da Cgil Cisl e Uil in vista della manifestazione del 6 maggio a Bologna “per chiedere al governo un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali“. Come fanno sapere le tre organizzazioni sindacali in un comunicato stampa, “nel corso dell’assemblea interverrà anche il segretario generale della Cgil Toscana Rossano Rossi”.

“Un’iniziativa importante – dichiara Stefano Santini, segretario generale Filctem-Cgil provincia di Livorno – per rilanciare le rivendicazioni avanzate a livello nazionale da Cgil Cisl e Uil su tutela dei redditi, detassazione totale sugli accordi economici di secondo livello, riforma del fisco, incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico, sicurezza sul lavoro, pensioni e politiche industriali. Il governo deve ascoltarci: è giunto il momento di ricevere risposte concrete ”.

Mauro Macelloni, della segreteria Fiom-Cgil provincia di Livorno, evidenzia: “La modifica del codice degli appalti è inaccettabile. Con le nuove regole si potrà praticamente subappaltare un contratto all’infinito e tutto questo si ripercuoterà in maniera estremamente negativa sui lavoratori in termini di stipendio, carichi di lavoro e sicurezza. Al governo chiediamo inoltre un’inversione di marcia anche in termini di fisco: la riforma non può gravare in maniera così pesante su lavoratori e pensionati”. Macelloni conclude sottolineando che “gli interventi del governo non sono affatto a costo zero: si verificherà purtroppo una riduzione dei servizi e a pagarne le conseguenze saranno come sempre i cittadini.

A sottolineare le criticità dei provvedimenti del governo c’è anche Giuseppe Gucciardo, segretario generale Filt-Cgil provincia di Livorno: “È un governo che non ascolta affatto il mondo del lavoro. I salari sono sempre più erosi dall’inflazione, il potere di acquisto delle famiglie è in picchiata: le risposte che la parte più debole della società stava chiedendo da tempo non stanno arrivando”. Gucciardo aggiunge: “Servono interventi di prospettiva e non solo emergenziali. Il mondo del lavoro ha bisogno di un orizzonte. Giusto avviare la mobilitazione”.

“Le riforme di questo governo – aggiunge Federico Geri della Filcams-Cgil provincia di Livorno – si sono palesate, purtroppo fin da subito, inadeguate a dare risposte concrete alla gran parte della popolazione. Si tratta di misure inaccettabili che strizzano l’occhio solo ad una parte e penalizzano ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori più deboli e con la retribuzione più bassa, proprio quella platea di lavoratori che la Filcams rappresenta”. Geri conclude: “È necessario prendere una posizione forte ed è necessario farlo ora: ecco perché il 6 maggio è fondamentale essere tutti in piazza a Bologna alla manifestazione unitaria per esprimere un forte dissenso verso un Governo miope che sta dimostrando di non tenere conto delle esigenze degli ultimi”.

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