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Proposta di Cantini (RnC) al Comune per trasformare l’ex edicola Vallini in luogo della memoria: “Struttura storica da usare come punto di incontro e informazione”

edicola vallini rosignano solvay • TUTTIGIORNI

Trasformare una piccola struttura che si trova in posizione strategica in un luogo di aggregazione, gestito da associazioni che si occupano di mantenere viva la memoria del territorio. Questa l’idea alla base del progetto che Giacomo Cantini, rappresentante della lista civica di opposizione Rosignano nel Cuore, ha presentato al Comune per riutilizzare l’ex edicola Vallini su via Oberdan Chiesa, chiusa definitivamente lo scorso 17 settembre.

Con una lettera inviata al sindaco e alla giunta, e protocollata il 10 ottobre (Il Pdf è scaricabile in fondo all’articolo), Cantini ripercorre la storia dell’attività commerciale che massimo Vallini e la moglie Anna Bertini hanno avviato nel 1975 lungo la via Aurelia, per poi trasferirsi nell’attuale posizione quando all’ingresso sud di Rosignano Solvay è stato realizzato il sottopasso viario. “Sono certo che sapete – scrive Cantini alla giunta – che l’edicola del Lillatro è chiusa, sono altresì certo che anche voi siete tristi per la perdita di un altro “pezzo del paese” di Rosignano Solvay, una tristezza che si espande ulteriormente dal fatto che, quando chiude una edicola si perde non solo un elemento commerciale a servizio di una comunità, ma anche uno spaccato di cultura popolare e informativa in storici quartieri quali Lillatro e Stazione”. Cantini ricorda come l’edicola Vallini non fosse soltanto una attività commerciale, ma un punto di ritrovo e di aggregazione “vista anche la presenza di una panchina usata per le veglie giornaliere di diversi amici dell’edicolante. La veglia, un termine che personalmente mi apre uno spiraglio ad un periodo nel quale, anche a Rosignano Solvay, era in uso popolare tra vicini, sia sui marciapiedi lungo le vie che nelle piazze”.

Ebbene, l’esponente di Rnc spiega che il titolare della struttura ha atteso un anno prima di chiudere, sperando di poter cedere anche la licenza. “Purtroppo nessuno ha proferito interesse a proseguire – scrive Cantini agli amministratori -. A questo punto, verificando prima se Vallini riesce a cederla con un subentro che continuasse l’attività, vi chiedo da cittadino di Rosignano Solvay perché non pensare ad un uso come ha fatto il Comune di Palazzolo sul Senio, che grazie a una cooperativa ha preso in uso un’edicola dismessa facendola divenire uno spazio espositivo dal tutolo R/esistenze In/Volti diffusi”. Cantini spiega che il piccolo edificio ha una superficie “di circa 20-25 metri quadrati ed è dotata di servizi igienici, con una concessione valida fino al 2032”, e mette nero su bianco la sua proposta: “Potremmo farla diventare un luogo della memoria (non a caso è in via Oberdan Chiesa a 300 metri dal cippo di fronte al mare), un luogo di incontro e magari anche un luogo di informazione per chi arriva a Rosignano Solvay e, se lasciata la panchina vicino alla fontanella chissà che non possa continuare ad essere anche un luogo di veglia”,

Infine Cantini inserisce nella proposta di riutilizzo dell’ex edicola Vallini anche il futuro dei locali della stazione ferroviaria. “Perché non insistiamo – scrive a sindaco e giunta – nel proporre a Rfi l’uso di quegli spazi, che possono divenire luogo di informazione e memoria”.

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