Sono circa 250 gli alberi da abbattere, perché secchi o pericolanti, presenti in aree pubbliche dell’intero territorio. Un intervento che l’amministrazione ha intenzione di effettuare entro la fine dell’anno. “Nel frattempo – spiega Giovanni Bracci, assessore a manutenzioni, lavori pubblici e protezione civile – prosegue l’attività di monitoraggio del patrimonio verde in aree pubbliche, ed è quindi probabile che il numero delle piante da abbattere aumenti”.
Il Comune, in una nota stampa, ricorda che “grazie al censimento avviato lo scorso anno e concluso nei primi mesi del 2022, l’amministrazione ha la possibilità di gestire e tenere sempre sotto controllo il vasto patrimonio verde del territorio. Nell’ambito del censimento è stato realizzato il catasto degli alberi che conta circa 20mila piante ad alto fusto distribuite nelle aree pubbliche delle varie frazioni che sono state censite, catalogate e georeferenziate, da professionisti appositamente incaricati”.
Il censimento, chiaramente, non serve però a stabilire lo “stato di salute di una pianta”. Ecco che, come fa sapere l’amministrazione, “durante l’anno in corso, professionisti agronomi incaricati dall’amministrazione, hanno avviato le operazioni di verifica e controllo della stabilità di tutte le piante d’alto fusto di competenza comunale, che si concluderanno entro dicembre”.
Ed è proprio nel corso di questo monitoraggio specifico che sono emerse alcune criticità relativamente a molte piante comprese nel patrimonio verde pubblico. “Durante queste verifiche – prosegue il comunicato – consistenti nel controllo visivo delle piante sotto il profilo statico e fitosanitario, integrati con approfondimenti diagnostici strumentali laddove ritenuto opportuno, è emersa la necessità di procedere con l’abbattimento di diversi alberi. Un alto numero di piante ad alto fusto, infatti, sono rientrate nella categoria D della classificazione di propensione a cedimento, quella cioè di “pericolosità estrema”.
L’amministrazione fa sapere che “a tutela della sicurezza e dell’incolumità della cittadinanza, è stata avviata una mirata operazione di abbattimento che coinvolgerà diverse aree del territorio”. Come spiega l’assessore Bracci “sono circa 250 le piante da abbattere, perché secche o perché, dopo le verifiche, sono rientrate nella classe D, ovvero di pericolosità estrema. Si rende necessario tagliarle, e questo verrà fatto nei prossimi mesi. Contestualmente vanno avanti le verifiche di stabilità su altri alberi ed è possibile quindi che nel prossimo futuro il numero di piante da tagliare aumenti”.
Il Comune fa sapere che, “data l’urgenza e il rischio, gli interventi programmati si svolgeranno tutti entro la fine dell’anno e poi, nei primi mesi del 2023, partirà la seconda fase, quella di sostituzione degli alberi abbattuti con nuove piante, che saranno piantate con sesti d’impianto e spazi adeguati in zone da individuare. Contestualmente, in autunno, e nei limiti delle risorse disponibili, saranno avviati i lavori di potatura straordinaria delle altre piante di alto fusto, individuate secondo priorità anche facendo riferimento alle valutazioni di stabilità tuttora in corso”.