Un gioiello del mare lungo la costa. Il mega yacht Sea Pearl (83 metri) ha fatto tappa al porto Marina Cala de’ Medici. Dopo aver accolto nell’agosto scorso Here Comes The Sun (un Amel di 97 metri), infatti, la struttura turistica punta a divenire snodo essenziale nel Mediterraneo per le eccellenze della nautica da diporto.
Sea Pearl ha chiesto l’accosto temporaneo lungo la diga foranea, dove è rimasto dal 15 al 17 ottobre per poi riprendere il largo. Un successo di cui Matteo Ratti, ad del Marina Cala de’ Medici e presidente del Consorzio Marine della Toscana, è particolarmente soddisfatto: “Questo yacht ha accostato al Marina Cala de’ Medici perché l’armatore ha organizzato un meeting a bordo, riunendo un centinaio di investitori da tutto il mondo. Obiettivo dell’incontro era quello di mostrare il Marina Cala de’ Medici e tutto il territorio circostante. Tra l’altro c’è già stato l’interessamento per futuri investimenti sulla costa, con l’obiettivo di rilanciare il turismo. Chiaramente accogliere queste imbarcazioni per il nostro porto non è soltanto una vetrina, significa garantire occasioni concrete per attrarre investitori che possono davvero rinnovare il futuro del turismo costiero”.
Un’occasione di rilancio del territorio su cui il Marina Cala de’ Medici ha deciso di puntare. “La presenza nel Mediterraneo di queste tipologie di imbarcazioni da diporto – spiega Ratti – sta aumentando negli ultimi anni. Quello dei super, mega e giga yacht è un mercato fiorente ed in espansione. Il Marina è pronto ad accogliere questi navigli e a garantire attrezzature e servizi di qualità, come dimostra anche il fatto che il nostro porto ha ottenuto di recente la certificazione ISO 9001:2015, uno dei più importanti riconoscimenti a livello internazionale in materia di gestione della qualità”.
Proprio pensando ad un innalzamento della qualità, Ratti sottolinea la necessità di adeguare le marine toscane alla nautica di lusso. “Ormai è chiaro che la presenza di queste imbarcazioni – dice Ratti – genera anche una forte ricaduta economica nei territori circostanti. Ecco perché è essenziale avviare un percorso comune, penso ai privati e agli enti pubblici, perché le marine toscane siano sempre di più un riferimento per i grandi yacht”.