Il settore per l’Emilia Romagna, il racconto inviato dai tifosi granata al ritorno da Conselice: “Esperienza che ci ha toccato il cuore, per noi il calcio è inclusione e aiuto a chi ha bisogno”

Pubblichiamo integralmente qui sotto un testo inviato dal Settore Pineta, storica tifoseria del Vada calcio. I ragazzi del Settore Pineta nei giorni scorsi hanno raccolto materiali da destinare all’emergenza in Emilia Romagna e il 4 giugno sono partiti per consegnare i pacchi, offerti da tanti vadesi, e dare una mano alle popolazioni alluvionate. Ne è uscito una sorta di racconto fatto in prima persona dall’intero gruppo.

“Il settore per l’Emilia Romagna. Un atto dovuto verso gente che ha bisogno e che ha perso tutto. Un gesto nato dal cuore di tutti noi. Un esperienza che pensiamo di poter dire ci ha segnato: cruda, reale, che ci ha messo faccia a faccia con la crudeltà degli eventi e la difficoltà della gente a tornare ad una vita normale e dignitosa. Non ci sono parole. Le immagini in tv ti fanno rendere conto della gravità della situazione, ma viverle di persona è una cosa differente. Se non lo provi non puoi credere. Domenica 4 giugno ci ritroviamo alle 5, Conselice la nostra destinazione. Tutti puntuali nessun ritardatario, la serietà e la consapevolezza dei ragazzi è esemplare.

Abbiamo manifestato subito durante il viaggio il desiderio di indossare tuta bianca e stivali e recarci tra la gente nelle case per aiutare. Arrivati a Conselice abbiamo consegnato il materiale portato e donato dalla comunità vadese. Ci siamo messi a lavoro rendendoci conto immediatamente di trovarci di fronte ad una catastrofe. L’organizzazione dei volontari della protezione civile è impressionante in ogni suo particolare, pancali e pancali di roba di ogni genere le cose più difficili da immaginare. Mezzi privati e non che fanno la spola continuamente a caricare e scaricare, tutti pronti ad aiutare sempre col sorriso sulle labbra nonostante tutto: catene umane fatte di tantissime persone. Ti trovi accanto a chi arriva da Modena, da Reggio Emilia, da Firenze; ragazzi giovani, persone anziane, famiglie intere, alcune classi scolastiche, tutti vicini con stima e amicizia, sorrisi e strette di mano.

Di dove siete? Siamo di Vada, provincia di Livorno. Nessuno si stacca più. Gli emiliano romagnoli sono sempre stati una popolazione con una marcia in più e lo stanno dimostrando anche stavolta, in silenzio, con dignità, a lavorare. Pensare che sono loro per primi a ridere e scherzare, che lezione di vita; e questa volta non ce lo raccontano, l’abbiamo constatato noi. Nel pomeriggio siamo andati in uno dei quartieri più disastrati di Faenza, dove ancora sono presenti acqua e fango, affiancati a tanti ragazzi del posto abbiamo contribuito a svuotare un appartamento dal fango. Immagini apocalittiche che ci rimarranno impresse molto a lungo nella mente. In serata la partenza sotto il diluvio, stanchi ma soddisfatti di essere stati utili a questa gente anche se per un solo giorno. Gente con una mentalità avanti anni luce rispetto alla nostra. Tifiamo il Vada, ma questo è il calcio secondo noi. Un calcio che include e non divide, che deve guardare sempre oltre, verso chi è sfortunato e ha bisogno”.

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