“Abbiamo ragionevoli motivi per credere che la Regione si costituirà parte civile nel processo su Scapigliato“. Così il consigliere regionale della Lega, Marco Landi, assieme al capogruppo leghista in consiglio comunale Roberto Biasci e al consigliere Gaetano Barrella, a pochi giorni dalla prima udienza del procedimento penale riguardante la gestione del polo impiantistico di Scapigliato.
Una posizione che l’esponente regionale della Lega spiega in una nota stampa. “L’avvocatura regionale, come è stato affermato dall’assessore regionale all’ambiente Monia Monni in risposta a una mia interrogazione, sta svolgendo l’istruttoria. Istruttoria che, vale la pena ricordare, sospetto sia partita dopo la mia sollecitazione. Se la Regione dovesse procedere in quella direzione sarebbe ancora più inspiegabile il no del Comune di Rosignano Marittimo. Ci sono ancora i tempi perché l’amministrazione comunale ritorni sui suoi passi e faccia gli interessi della comunità”.
I rappresentanti della Lega sottolineano, infine, che “la mozione presentata dal gruppo della Lega in consiglio comunale è stata respinta per motivazioni incomprensibili, puntando il dito contro inesistenti insinuazioni di colpevolezza o affermando che la costituzione di parte civile non è necessaria. Se la Regione dovesse invece andare verso quella direzione, allora, significa che ha preso una decisione inutile? Noi siamo convinti di no: la legge prevede la possibilità di costituirsi parte civile al più tardi nella prima udienza: da qui la mozione in Comune e quella in consiglio regionale, quest’ultima non ancora approvata proprio in attesa della decisione dell’avvocatura. Mancano meno di venti giorni all’udienza: il Comune di Rosignano si tenga informato e qualora la Regione si costituisse parte civile faccia lo stesso, magari ammettendo di aver commesso un errore dicendo no alla mozione della Lega e delle altre opposizioni”.