“Nel caso delle aziende del comparto produttivo di Piombino, la Provincia sta lavorando su alcune proposte che saranno sottoposte all’attenzione delle imprese, del personale e di tutti i vettori di trasporto disponibili (oltre ad AT), al fine di organizzare ed ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro di tutta l’area interessata”. L’amministrazione provinciale risponde all’allarme lanciato da Fiom e Cgil in merito all’ipotesi di sopprimere il trasporto pubblico tra Rosignano e Piombino, nello specifico la linea 112 utilizzata dagli operai.
La Provincia, in un comunicato stampa, fa sapere che l’ente “sta lavorando da tempo alla ridefinizione del servizio di trasporto pubblico locale in vista dell’avvio della nuova fase (che partirà il 1° novembre 2023) del contratto di servizio fra Regione Toscana e Autolinee Toscane (AT), per la quale, già nel bando per il gestore unico, uscito nel 2012, era prevista una razionalizzazione delle linee extraurbane con una diminuzione complessiva in termini chilometrici. Uno dei punti strategici del progetto di revisione della rete è quello del miglioramento dell’efficienza tecnica e ambientale del servizio. In questa ottica, l’amministrazione provinciale ha effettuato una puntuale analisi dei servizi, in merito al loro utilizzo effettivo da parte dell’utenza, con l’obiettivo primario di ottimizzare le risorse e ridurre le corse che spesso viaggiano vuote“. E secondo la Provincia, proprio riguardo a questo lavoro di analisi, “le corse riservate agli operai della zona piombinese sono quelle che hanno registrato uno scarsissimo e saltuario utilizzo, risultando inefficienti sia da un punto di vista economico sia per gli aspetti ambientali (anche un bus elettrico vuoto risulta una scelta ben poco green)”.
“In un quadro di risorse sempre più limitate – prosegue la nota stampa – la proposta elaborata di concerto con AT, mira in primo luogo a garantire tutte le utenze, proprio per non lasciare a piedi nessuno. L’amministrazione provinciale ha messo a disposizione diverse risorse del proprio bilancio per attivare una serie di servizi di trasporto, con modalità innovative, destinati proprio alle utenze deboli. Ovviamente, la volontà è quella di trovare soluzioni che affrontino il problema nel modo più congruo e sostenibile dal punto di vista finanziario e ambientale”.