Medicina Democratica in Procura per opporsi all’archiviazione dell’esposto contro Solvay: “Riaprite l’inchiesta per l’inquinamento a Rosignano”

Opposizione all’archiviazione dell’esposto presentato nel 2017 contro Solvay chimica Spa, relativo ai possibili effetti dell’esposizione a Cvm (cloruro di vinile monomero) su lavoratori e cittadini. Questa l’istanza presentata da Medicina Democratica-Movimento di Lotta per la Salute la mattina di giovedì 9 novembre alla Procura della Repubblica di Livorno per “richiede di completare le indagini concludendo gli accertamenti, che l’Usl competente si era impegnata a svolgere nel 2018, coinvolgendo gli enti e istituzioni di riferimento quali l’Inail e il Comune di Rosignano Marittimo”.

A informare della situazione è proprio Medicina Democratica, attraverso una nota stampa in cui viene ripercorsa l’intera vicenda. “Chiediamo informazioni complete – dichiarano Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica-Movimento di Lotta per la Salute con il referente di zona Maurizio Marchi – – sull’andamento dello stato di salute dei lavoratori e della popolazione dei territori interessati dalle attività produttive Società Solvay Chimica Italia S.p.A di Rosignano. Per questo, con l’avvocata Marianna Giorgi, che ringraziamo per il gran lavoro svolto, da ultimo, abbiamo presentato istanza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno, sollecitando la riapertura del procedimento, archiviato dal Gip Mario Profeta, con provvedimento del 29 luglio 2023, con una motivazione per certi versi paradossale”.

L’archiviazione del nostro esposto del 2017 – proseguono i rappresentanti di MD – relativo ai lavoratori e alle popolazioni sui possibili effetti dell’esposizione, fino al 1978, al cloruro di vinile monomero (CVM) – sostanza cancerogena – risulta immotivata e giustifica a sua volta un disinteresse all’aggiornamento e all’approfondimento delle condizioni di salute dei residenti tramite idonei studi epidemiologici. L’attività della Solvay comporta rischi tuttora, la pericolosità delle sostanze utilizzate e prodotte non è significativamente cambiata da allora.”

Secondo gli esponenti i Medicina Democratica, “il paradosso della sentenza di archiviazione sta proprio nel riconoscimento da parte del Gip che l’ipotesi di un collegamento tra morti per patologie tumorali e l’esposizione ad agenti chimici non fosse per niente peregrina e, anzi, gli studi scientifici hanno evidenziato effetti – anche a distanza di decenni – tra emissioni da insediamenti produttivi che usano sostanze pericolose e mortalità per specifiche patologie”. Nella nota stampa Medicina Democratica fa sapere che “la decisione di archiviazione viene motivata “per una questione di metodo più che di sostanza”, mettendo l’accento su un inadeguato approfondimento delle indagini da parte del pubblico ministero,evidenziando inoltre il modo “piuttosto tranchant” con cui il Pm ha escluso la presenza di elementi di rilievo penale nell’esposto presentato”.

Da qui l’istanza di opposizione all’archiviazione dell’esposto che, come si legge nel comunicato “era stato presentato nel 2017 da Medicina Democratica nei confronti della Società Solvay Chimica Italia Spa per ipotesi di reati di inquinamento e morte o lesione come conseguenza dello stesso relativamente agli effetti cancerogeni sui lavoratori e sulla popolazione di Rosignano dall’esposizione al cloruro di vinile, emesso dall’impianto CVM, attivo dal 1953 al 1978. L’indagine epidemiologica promossa nel 1978 dalla Regione Toscana assieme al Comune di Rosignano Marittimo concludeva asserendo la sussistenza di “tutti gli elementi per giustificare l’ipotesi di associazione fra residenza in condizioni d’inquinamento ambientale (in particolare da cloruro di vinile) ed eccesso di mortalità per cause selezionate”. Ma non è stata data idonea continuità a questa indagine, sono mancati ulteriori approfondimenti, possibili solo con il contributo dei competenti organismi regionali/nazionali”, di competenza della Usl Toscana Nord Ovest”.

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