Coinvolgere tutti quei soggetti che, sul territorio, si impegnano nel “creare cultura” per capire come potenziare quelle iniziative che già rappresentano un’eccellenza e come riorganizzare il settore culturale per rispondere a esigenze e aspettative dei cittadini (nella foto in alto la scultura Marco Cavallo, accolta al castello Pasquini per la mostra su Giuliano Scabia organizzata nell’estate 2022).
Con questa finalità il Comune di Rosignano Marittimo chiama a raccolta associazioni, teatri, cooperative, fondazioni che, in qualche modo, danno vita a eventi culturali sull’intero territorio. L’obiettivo? Realizzare il primo bilancio sociale partecipato della cultura sul territorio comunale. “Quanto abbiamo fatto e quanto ancora possiamo fare – si legge in un comunicato stampa dell’amministrazione – per aumentare l’impatto delle attività culturali sul territorio? Come viene vissuta la cultura a Rosignano da chi la produce così come da chi la fruisce? Come migliorare il rapporto con il territorio, l’accessibilità e il legame con i tanti pubblici delle attività culturali?”. Questi sono alcuni degli interrogativi che hanno spinto il Comune a intraprendere “un esperimento innovativo e sfidante”.
Il punto centrale del progetto, che è stato intitolato “Rosignano è cultura”, non vuole essere un semplice resoconto di ciò che è stato fatto in ambito culturale. Piuttosto, il Comune punta a “costruire una narrazione condivisa con gli attori culturali e rilanciare insieme su visioni e prospettive future delle politiche culturali comunali”.
“Con oltre 30.000 abitanti – si legge ancora nel comunicato stampa – e importanti flussi turistici, nazionali e esteri, che lo animano in una stagione estiva sempre più prolungata, il territorio del Comune di Rosignano Marittimo è un vivace contesto culturale, fatto di spazi, eventi ed organizzazioni che in rete con l’ente organizzano attività culturali che spaziano dai festival e dalle produzioni teatrali di richiamo a laboratori ed attività per abitanti e scuole”.
Ecco che “Rosignano è cultura” si svilupperà da febbraio ad aprile 2023, sarà coordinato dall’ufficio Servizi culturali del Comune con il supporto della cooperativa e impresa sociale Sociolab, e prevede occasioni di riflessione e inquadramento partecipate, ricerca e analisi. Inoltre, a inizio febbraio, è prevista l’istituzione di una cabina di regia con attori culturali (associazioni, fondazioni, teatri, cooperative e tutti quei soggetti che a vario titolo sono impegnati nell’ideare e proporre attività culturali).
A seguire, nei mesi di febbraio e marzo, saranno diffusi specifici questionari a chi opera in ambito culturale e ai cittadini, con l’intento di “raccogliere percezioni, riflessioni e testimonianze da pubblici e operatori”. Infine, nella seconda metà di aprile, dopo l’analisi dei questionati, sarà organizzato un evento pubblico per presentare i risultati e costruire una riflessione condivisa.
“Sono sempre stata convinta – commenta la vicesindaca e assessora al turismo e cultura, Licia Montagnani – della necessità di condividere scelte e proposte culturali con più persone possibili, ritenendo la cultura fondamentale per la crescita e la consapevolezza di una comunità. La responsabilità delle scelte culturali in un Comune come il nostro che ha sempre portato avanti, anche in modo pionieristico, argomenti ed eventi di grande rilevanza è sicuramente un grande onere oltre che un grande onore. Come amministrazione, dunque, siamo orgogliosi di presentare la scelta di attivare il bilancio partecipato della cultura che ci consentirà di avere un reale feedback del lavoro e di accogliere idee e suggerimenti per essere sempre più vicini alle richieste del territorio a cui vogliamo dare la massime possibilità di fruizione di strumenti di crescita culturale”.