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Scarascia (Fratelli d’Italia) sulla manutenzione del laghetto delle Spianate: “I cittadini aspettano da sette anni di poter usare quell’area”

laghetto Spianate

“Sappiamo per certo che l’area è abbandonata dal 2017, che lo studio è stato affidato prima del 2019, che oggi si procede a una ripulitura sommaria e che in primavera ci sarà (forse) il nuovo bando”.  Questo, in sintesi estrema, il riepilogo fatto da Stefano Scarascia, capogruppo di Fratelli d’Italia, in merito alle ultime vicende riguardanti il laghetto delle Spianate. L’esponente dell’opposizione invia un comunicato stampa dopo la notizia da parte del Comune dell’avvio dei lavori di manutenzione e pulitura dell’area, oltre che del prossimo bando per la gestione.

“Sembrano buone notizie – scrive Scarascia , ma il dubbio è più che lecito”. Il capogruppo di FdI in consiglio comunale ripercorre la storia degli ultimi anni dell’area del laghetto delle Spianate. “Sappiamo le intenzioni del 2019 – scrive – e che lo studio era già stato commissionato, mentre l’area era libera fin dal 2017.  Passano tre anni durante i quali, con molta calma e risultati valutabili da ogni cittadino, si conclude poco mentre il degrado aumenta. Torno alla carica con interpellanza proposta al sindaco nel consiglio comunale del 29 novembre 2022. L’assessore ai lavori pubblici riferisce che i lavori non sono affatto terminati e che occorrono altri interventi.      L’assessore al patrimonio risponde che << … dopo la messa in sicurezza ai lavori… si provvederà a un bando di gara per la valorizzazione del bene pubblico che sarà sicuramente un bando pluriennale, con durata particolarmente lunga… >> ( verbale della seduta del 29 novembre 2022)”.

 Il capogruppo del partito di opposizione termina scrivendo che “siamo arrivati al 2024 e ci viene presentato un banale lavoro di manutenzione e di riordino dell’area, devastata dal degrado, come una vittoria trionfale con in più l’annuncio che si provvederà finalmente al bando per l’affidamento in concessione dell’area.  I cittadini aspettano increduli, e si domandano se occorrerà un’altra legislatura per vedere la fine della vicenda.

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