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Si fingono addetti del gas e riescono a sottrarre 2.400 euro dal bancomat di un anziano di Rosignano Solvay, l’allarme della Polizia di Stato: “Attenzione a questo nuovo tipo di truffa, contattate subito il 112”

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Hanno affisso sul portone del condominio un cartello con il logo “Reti Distribuzione” per avvisare dell’installazione di valvole antincendio e di rilevamento monossido da parte di tecnici abilitati e, nei due giorni successivi, si sono presentati a casa di uno degli inquilini con la scusa di consegnare due apparecchi. Utilizzando un Pos portatile, sono riusciti a prelevare dal conto corrente dell’uomo un totale di 2.394 euro.

Il commissariato di Rosignano Solvay lancia l’allarme per la “truffa del gas”, mettendo in guardia i cittadini e chiedendo loro di segnalare al numero unico di emergenza 112 eventuali episodi analoghi. In un comunicato stampa della Questura di Livorno viene, infatti, ricostruita “una tipologia di truffa non ancora segnalata in zona prima d’ora”.

Un uomo di 76, residente a Rosignano Solvay, nella giornata di lunedì 11 settembre si è rivolto al commissariato locale spiegando di essersi visto rifiutare la carta bancomat al supermercato. Chiedendo spiegazioni alla propria banca ha scoperto di essere stato vittima di truffa, dato che nei giorni precedenti risultavano due prelievi da 1.197 euro ciascuno, effettuati dai sedicenti tecnici del gas.

Dalle dichiarazioni del 76enne è emerso che nei giorni scorsi qualcuno aveva sistemato “un avviso sul portone condominiale della vittima, riportante un logo di “Reti Distribuzione”, in cui veniva segnalata l’installazione di nuove valvole gas antincendio e di rilevamento del monossido di carbonio da parte di un tecnico dotato di tesserino di riconoscimento, specificando la conformità dei dispositivi alle direttive europee”.
A casa dell’uomo si sono effettivamente presentati, come si legge nel comunicato della Questura, “due ragazzi italiani dall’età apparente di 18-20 anni e con accento del nord, riferendo di dover consegnare due dispositivi per il rilevamento del gas a fronte di una spesa di 8 euro ciascuno, pagabili solo tramite bancomat. A quel punto, convinto che si trattasse di due veri addetti, il 76enne ha effettuato il pagamento con la propria tessera bancomat tramite un apparecchio Pos portatile di cui era in possesso uno dei due giovani, il quale faceva in modo di oscurarne il display con la mano”. I falsi addetti hanno consegnato all’uomo due oggetti, apparentemente sensori di rilevamento, dicendo che il giorno successivo sarebbe intervenuto un tecnico abilitato all’installazione.

La Questura chiarisce che “la mattina successiva, effettivamente, si è presentato un giovane di colore dall’età apparente di 21-22 anni, anch’esso con accento del nord, il quale, dopo aver attaccato i due sensori alle pareti, chiedeva al padrone di casa se poteva mostrargli la ricevuta del pagamento effettuato il giorno prima”. L’uomo gli ha detto di non avere alcuna ricevuta e a quel punto il giovane gli ha chiesto di consegnargli il bancomat digitando il codice Pin su un altro apparecchio Pos, in modo da verificare l’avvenuto pagamento del giorno prima. Il 76 ha ingenuamente effettuato quanto richiesto, mentre il falso tecnico, anche in questo caso, ha coperto con la mano il display. Al termine dell’operazione il giovane se n’è andato.

Il cittadino si è reso conto della truffa solo qualche giorno dopo, quando è andato a fare la spesa al supermercato e si è visto rifiutare la tessera bancomat. A quel punto si è rivolto al proprio istituto di credito, che lo ha informato dei due prelievi, effettuati dai falsi tecnici del gas, per un totale di 2.394 euro.
Il commissariato di Rosignano Solvay, che ha subito avviato indagini per ricostruire il percorso del denaro sottratto alla vittima per giungere all’identificazione degli autori della truffa, invita chiunque dovesse trovarsi in una situazione simile a contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112.

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