Approvate dal consiglio comunale di Rosignano Marittimo le tariffe per la Tari 2024. In sintesi, i cittadini di Rosignano riceveranno bollettini con un aumento medio di circa il 9.5% per il servizio di gestione dei rifiuti urbani.
La delibera è stata approvata dal consiglio comunale – 14 voti favorevoli (Burresi, D’Apice, Fabbiani, Ferretti, Franchi, Ghelardini, Giannetti, Marabotti, Lampredi, Montagnani, Oncini, Pernici, Profeti, Tulin) e 8 contrari (Calderone, Ceccanti, Chirici, Clara, Donati, Principi, Scarascia, Schillaci) – dopo una prima parte della seduta aperta ai cittadini. L’auditorium Danesin, a Rosignano Marittimo, ha ospitato infatti nel pomeriggio di venerdì 19 luglio una prima fase del consiglio comunale, che ha visto la giunta e l’amministratore delegato di Rea Spa, Marco Giunti, spiegare ai presenti le numerose variabili che vanno a comporre la tariffa Tari.
In particolare, come fa sapere l’amministrazione con una nota stampa, l’assessora al bilancio Susanna Masoni ha spiegato che “la Tari si genera attraverso un complesso meccanismo di calcolo tariffario, cd. MTR-2, regolamentato e gestito da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ragion per cui al Comune non compete alcuna discrezionalità sulle risultanze finali. Ai fini della determinazione della Tari è necessaria la predisposizione del Pef (Piano Economico Finanziario) in base ai costi generati dai servizi Rea Spa richiesti dai Comuni, ai quali vanno aggiunti i costi Retiambiente, più quelli del Comune stesso per il servizio di riscossione: tale risultato viene validato da Ato e gestito da Arera la quale, con proprie delibere, adegua tale costo ai parametri inflazionistici verificatisi”.
“Le delibere Arera – ha proseguito Masoni – sono atti aventi forza di legge, e come tali la loro applicazione è obbligatoria, senza che i comuni possano agire diversamente. Se ne ricava così che il Pef, da cui si genera la Tari, non è lasciato alla libera discrezionalità del Comune. Arera, con delibera 389/23 ha disposto l’aggiornamento tariffario per l’annualità 2023 pari al 4,5% e per l’anno 2024 pari all’8,8%: tali valori di inflazione hanno pertanto causato un incremento importante dei valori e conseguentemente della TARI. In buona sostanza le A.C. sono chiamate unicamente a prendere atto del PEF, così come proposto dal Gestore, e poi validato da ATO conformemente al metodo ARERA, senza avere alcuna autonomia negoziale in merito. L’interlocuzione con le SOL avviene infatti solo nel momento iniziale della individuazione dei servizi e degli interventi sul territorio”.
A seguire nuovo intervento di Marco Giunti (amministratore Rea Spa) e Marco Giannetti (responsabile finanziario Rea Spa), che ha esposto il quadro economico dell’azienda.
Poi l’assessore all’ambiente Roberto Repeti, che ha precisato che l’amministrazione“non intende cambiare il sistema della raccolta porta a porta che è in atto, ma intendiamo passare a un sistema di tariffazione puntuale. Sulla questione impiantistica, è vero che c’è necessità di nuovi impianti ma non così impellente: siamo, come amministrazione, assolutamente contrari alla realizzazione dell’ossicombustore di Peccioli, inutile e basato su tecnologie che sono soltanto sperimentali e non industriali“.
L’approvazione delle tariffe Tari 2024 è stata preceduta da un dibattito, che ha visto l’intervento di consiglieri comunali e cittadini.
Roberto Testa (lista Roberto Testa sindaco): “non siamo d’accordo con la raccolta porta a porta, c’è necessità di pensare ad alternative, magari con isole ecologiche nelle varie frazioni. Mi colpisce inoltre che si critichi Peccioli, che consideriamo un modello da seguire, visto che i citttadini hanno una Tari molto ridotta e il paese è addirittura Borgo dei Borghi per il 2024“.
Stefano Scarascia (Fratelli d’Italia), ha chiesto spiegazioni sul funzionamento ed i costi di Rea: “Vero che il meccanismo di calcolo della Tari è predeterminato ma ciò che fa Rea non è ininfluente sull’ammontare della tariffa: chiedo quante assunzioni sono state fatte negli ultimi quattro anni e l’età media degli assunti, quanti dipendenti sono davvero utilizzabili nel servizio di raccolta porta a porta, ma anche quanti dirigenti ci sono in Rea e la loro retribuzione”.
Il consigliere Daniele Donati (Rosignano Attiva) ha poi proposto di “sospendere l’approvazione dell’approvazione delle tariffe Tari, dato che è vero che scade il 20 luglio, ma in realtà c’è tempo fino al 31 luglio. Credo ci sia bisogno di uno sforzo dell’amministrazione e chiedo di aprire un tavolo tecnico per individuare risorse di bilancio da immettere nella riduzione dei costi Tari così da non gravare sui cittadini”.
Infine il consigliere Montagnani (Rosignano nel Cuore): “Prendiamo atto di questa situazione, perché non abbiamo avuto tempo. La tariffa sta aumentando per tutta una serie di variabili, ciò deve essere uno stimolo per noi per fare proposte per arrivare nei prossimi anni a mettere in campo una serie di azioni per arrivare a un abbattimento della tariffa“.
Poi il sindaco Marabotti ha risposto alla proposta del consigliere Donati dicendo che “la scadenza per approvare la tariffa era al 30 aprile, ma son state prorogate. Metteremo in campo soccorsi mirati a persone in maggiore difficoltà, ma le somme in bilancio sono già state utilizzate. Il Pef prevede un aumento delle tariffe anche per il 2025, ma abbiamo un anno per provare a trovare soluzioni“.
Dopo gli interventi di alcuni cittadini, il trasferimento in sala consiliare per le votazioni ufficiali, che hanno visto appunto l’approvazione delle tariffe Tari 2024 e anche della delibera riguardante la salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale.