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Un appartamento confiscato alla mafia diventa casa per le donne vittime di violenza, a Castagneto la struttura che fa capo all’Usl

laura brizzi • TUTTIGIORNI

Sarà aperto venerdì 8 marzo il primo appartamento delle Valli Etrusche dedicato ad ospitare donne in condizioni di fragilità o vittime di violenza. L’abitazione è un bene confiscato alla mafia che si trova nel comune di Castagneto Carducci e sarà gestito dalla cooperativa sociale “Convoi”. Ne dà informazione l’azienda Usl Toscana nord-ovest, attraverso una nota stampa.

La struttura potrà ospitare fino a quattro persone con attività garantite sulle 24 ore per tutto l’anno ed è prevista la definizione di un percorso di reinserimento sociale e lavorativo finalizzato al raggiungimento dell’autonomia. “Sarà contestualmente offerto, se necessario, un sostegno alla genitorialità – si legge nel comunicato – e all’accesso ai servizi a disposizione per un ottimale e proficuo utilizzo delle risorse del territorio. La convenzione biennale sottoscritta impegna, inoltre, la cooperativa a garantire alle ospiti e ai minori un sostegno educativo individualizzato realizzato grazie anche alla presenza di un’equipe di lavoro multidisciplinare composta da varie figure professionali come educatori, psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, avvocati e altri”.

“Abbiamo scelto una data particolarmente simbolica come la Festa della Donna per la sottoscrizione della convenzione – spiega Laura Brizzi, direttrice della Società della Salute Valli Etrusche – proprio per dare un segnale di concretezza al nostro impegno rivolto al mondo femminile. La nuova struttura, la cui collocazione esatta non può essere rivelata per motivi di sicurezza, permetterà di realizzare progetti abitativi assistiti dedicati alle donne, anche con minori, che si trovino in condizioni di pericolo. Il servizio che va ad aggiungersi alla rete di attività rivolte ai bisogni dei cittadini più fragili rappresenta un traguardo importante per il quale mi sento di ringraziare le tante persone che ci hanno lavorato e in particolare la dirigente del servizio, dottoressa Laura Adorni Pallini, e Sandra Scarpellini in qualità sia di presidente della SdS Valli Etrusche sia di sindaca del Comune di Castagneto Carducci. Il servizio si integra ovviamente con i percorsi strutturati dall’azienda Usl Toscana nord-ovest e dedicati ai cosiddetti “Codici Rosa” per le vittime di violenza”.

“Per la comunità di Castagneto – dice Sandra Scarpellini, presidente SdS Valli Etrusche – si chiude un cerchio, con un doppio traguardo di concretezza: un appartamento confiscato ai sensi del codice antimafia che il Comune si è fatto assegnare in tempi brevi va al servizio di un intero territorio, con l’utilizzo a fini sociali, legati a donne con figli che vivono difficoltà importanti”.

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