C’era una cosa che Alessandro Lami amava senza misura: la sua famiglia. Subito dopo venivano il mare e la caccia, di cui era appassionato fin da ragazzo. Alessandro è morto nel settembre di quattro anni fa, parenti e amici ancora non riescono a comprendere perché il destino abbia strappato alla vita una persona cosi allegra, ironica e solare. Nessuno dimentica l’empatia di Lami, né la sua voglia di condividere esperienze con gli amici di una vita.



“Il Memorial non nasce solo con l’intento di ricordare Alessandro – si legge sul depliant di presentazione dell’iniziativa – un imprenditore e un cacciatore il cui ricordo rimarrà sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo sul suo percorso. L’idea di un Memorial viene dall’esigenza di perpetrare nel tempo quelli che erano i suoi principi, la sua etica, la sua passione, l’amore e il rispetto per l’ambiente e la selvaggina. Questo è quanto ha lasciato Alessandro a noi cacciatori e questo è quello che noi cacciatori vorremmo trasmettere a chi si avvicina a questa manifestazione”.
Ecco che il gruppo dei cacciatori locali nei mesi scorsi ha messo su un progetto in onore di Alessandro. Una occasione di condivisione per tutti coloro che, come lui, amano la caccia e il rapporto con la natura. A spiegare l’intento dell’iniziativa, che è in programma sabato 9 e domenica 10 luglio ed avrà come punto di ritrovo l’agriturismo Cappellese a Castelnuovo della Misericordia, è Roberto Scaramal. “Ale era un amico, aveva tanta passione per la caccia al colombaccio e aveva un capanno al Massaccio nella zona di Castiglioncello, dove trascorreva l’autunno. Io faccio parte di Federcaccia e quest’anno è emersa la possibilità di fare una gara cinofila a scopo di ripopolamento che potesse essere intitolata ad Alessandro”.

La famiglia di Alessandro ha apprezzato molto l’idea del Memorial. “Per quanto riguarda la moglie e il figlio – spiega Angela, moglie di Alessandro – consideriamo una cosa molto bella che venga ricordato con una iniziativa di questo tipo”. Ugualmente la mamma Giuliana e la sorella Claudia: “Sono passati quattro anni dalla morte di Ale, dei quali due con la pandemia. Vedere adesso questo desiderio di organizzare qualcosa per lui è davvero bello. Significa che Ale ha lasciato nella comunità un bel ricordo”. Il ricavato dell’iniziativa, per volontà di Angela e della famiglia Lami, andrà all’associazione Giacomo onlus.



Come spiega Scaramal, durante la gara di ripopolamento alcuni fagiani e starne di allevamento vengono sistemati in una zona boscosa. “A quel punto vengono liberati i cani che si lanciano alla ricerca di questi volatili e a un certo punto avviene la ferma. Un giudice osserva – dice ancora Scaramal – e fornisce poi una relazione sul comportamento del cane e del suo conduttore. Starne e fagiani vengono liberati. Al termine delle due giornate ci sarà resoconto di tutti dei comportamenti i cani che hanno partecipato e verrà fatta la classifica. Il più bravo (cani e conduttori) verrà premiato. Tutti i partecipanti riceveranno comunque riconoscimenti”.
Tante le attività di e Rosignano che hanno voluto prendere parte al primo Memorial Alessandro Lami. Una trentina gli esercenti che hanno contribuito, un gruppo sostanzioso che attraverso questa iniziativa punta a ricordare l’amico scomparso ma anche a diffondere quella cultura di rispetto della flora e della fauna che hanno sempre caratterizzato la presenza e l’attività di Lami all’interno dei boschi e sulle colline della zona.
Per informazioni: Massimo 393-5911970, le iscrizioni sono il 9 e 10 direttamente sul campo di gara.