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Fratelli d’Italia chiede spazi per i pescatori, il consigliere Scarascia in una mozione: “Promuovere un tentativo di conciliazione tra Comune e porto”

stefano scarascia

Spera in un “tentativo di conciliazione” tra Comune e porto Marina Cala de’ Medici “in modo da consentire la sopravvivenza dei pescatori locali”. La richiesta arriva da Stefano Scarascia, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che ha presentato una specifica mozione per il consiglio comunale in programma martedì 28 febbraio.

“Uno degli argomenti più dettagliatamente discussi nell’adunanza dello scorso 8 novembre – si legge nel documento inviato da Fratelli d’Italia – fu la questione della mancanza di ormeggi per i pescatori professionisti – o meglio del rifiuto di renderli disponibili da parte del concessionario – nell’ambito della struttura portuale di Rosignano Solvay”. Scarascia ricorda che “furono due gli atti votati dal consiglio: il primo, cioè la mozione che riportava una ampia sottoscrizione di cittadini tendente a risolvere il problema, venne respinta venendo votata soltanto dalle forze politiche di minoranza, mentre la seconda – cioè una mozione incidentale presentata dal Pd, molto simile alla prima, venne approvata all’unanimità“.

Il consigliere di Fdi ricorda inoltre che “si legge nel dispositivo della mozione approvata all’unanimità:….il consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta a proseguire il percorso per addivenire alla modifica ed integrazione della convenzione quanto prima, con i soggetti concessionari del porto Marina Cala de’ Medici, affinché tra le altre previsioni possa essere prevista la possibilità di ormeggio per le imbarcazioni dei pescatori professionali di Rosignano, come priorità assoluta (pagina 44 del verbale della seduta)”.

Scarascia, nel testo della mozione presentata per il consiglio del 28 febbraio, sottolinea che “le attività di pesca professionale meritano, come tutte le attività lavorative, il massimo possibile impegno dell’amministrazione affinché possano svolgersi ordinatamente e proficuamente”, per questo chiede di sapere “quali iniziative di impulso o di sollecitazione sono state intraprese e quali sono i risultati”. Infine, propone ai consiglieri di “promuovere un tentativo di conciliazione e di “persuasione morale” nei confronti degli attuali concessionari in modo da consentire la sopravvivenza dei pescatori locali, facendo leva anche sull’unanime pronuncia del consiglio comunale“.

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