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Il bicarbonato Solvay usato per depurare i gas emessi da industrie, termovalorizzatori e navi: inaugurato il nuovo impianto SolvAir ready-to-use

solvair taglio nastro • TUTTIGIORNI

Bicarbonato per depurare dagli agenti inquinanti i gas di scarico derivanti da impianti industriali di vario genere. Questo il materiale che verrà prodotto dall’impianto SolvAir ready-to-use, realizzato all’interno del perimetro del parco industriale di Rosignano Solvay grazie a una collaborazione tra la cooperativa Etruria Nord, che si è occupata di finanziare l’investimento e seguirà la conduzione effettiva del macchinario, e OMP, realtà ingegneristica che lo ha ideato e costruito in collaborazione con Solvay.

Nel pomeriggio di lunedì 14 novembre il taglio del nastro e la presentazione del progetto SolvAir, oltre che di un secondo percorso innovativo. Il direttore dello stabilimento Solvay ha infatti annunciato la realizzazione di un ulteriore nuovo impianto, che servirà a produrre Alve-One, prodotto schiumogeno espandente derivante dal trattamento del bicarbonato di sodio Solvay e destinato a innovare il mercato delle plastiche. Anche questo progetto, la cui lettera di intenti è stata firmata in coda alla presentazione del 14 novembre, sarà realizzato grazie alla collaborazione di Solvay con la cooperativa Etruria Nord e OMP.

L’impianto che inauguriamo – ha spiegato Nicolas Dugenetay, direttore dello stabilimento Solvay di Rosignano – rappresenta un importante traguardo nella chimica sostenibile ed è stato realizzato grazie alle competenze nate e sviluppatesi all’interno del parco industriale e alla collaborazione con aziende locali molto valide”. Soddisfatto del traguardo raggiunto Lorenzo Tamburini, presidente della cooperativa Etruria Nord, che gestirà SolvAir ready-to-use. “L’impianto è pronto per la messa in esercizio – ha detto Tamburini – e produrrà 25mila tonnellate all’anno. Una volta a regime porterà anche nuovi posti di lavoro”. Andrea Formichi, direttore OMP, ha sottolineato la velocità e la qualità con cui è stato realizzato SolvAir ready-to-use: “In sei mesi è stato progettato, sono stati acquistati i materiali, è stato costruito, testato ed è stata fatta la formazione del personale. Si tratta di un macchinario altamente innovativo, che tra l’altro è conducibile da remoto attraverso tablet”.

I manager della business unit Soda e derivati hanno spiegato come la tecnologia SolvAir verrà utilizzata per depurare i fumi di diversa origine: termovalorizzatori, attività navali, impianti produttori di energia e strutture industriali in genere. Già molte, a livello nazionale e internazionale, le richieste del nuovo prodotto a marchio Solvay.

All’iniziativa all’interno del parco industriale erano presenti l’assessore all’ambiente e programmazione del territorio, Vincenzo Brogi; l’onorevole Chiara Tenerini; il senatore Manfredi Potenti; Paolo Tedeschi (Direttore per la Competitività territoriale e autorità di gestione Regione Toscana); i consiglieri comunali Massimo Garzelli e Roberto Biasci. “Questa inaugurazione – ha commentato Brogi – segna una positiva collaborazione tra aziende del territorio. Per il futuro c’è la necessità di innovazione, attenzione all’ambiente e coraggio per sviluppare il benessere della comunità”.

Insieme al direttore dello stabilimento Solvay Dugenetay, anche Marco Martinelli, direttore di Solvay Italia, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra soggetti del territorio: “Solvay – ha detto – è un investitore estero, presente in Italia da oltre cento anni. Non è scontato restare, eppure noi ci siamo: perché in questo Paese ci sono fattori per noi essenziali: competenze, intelligenza, passione e capacità fattiva. La nostra sfida è continuare a essere presenti per i prossimi 110 anni“.

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