Nuovo appuntamento per l’edizione 2023 di “Parliamo di scienza”, ciclo di conferenze organizzato dal Museo di Storia Naturale di Rosignano Marittimo che quest’anno ha individuato come tema cardine gli ecosistemi complessi, considerati sia nei loro aspetti naturali, come bosco e paesaggio, sia nell’impatto generato dall’uomo sui processi di urbanizzazione.
Sabato 13 maggio alle 16, nell’auditorium di Villa Pertusati a Rosignano Marittimo, è in programma la conferenza del professor Giacomo Lorenzini, dal titolo “Piante in città: gioie e dolori”.
Come chiarito nella presentazione dell’appuntamento, “l’intervento si apre con una duplice considerazione: la nostra collettività si sta sempre più urbanizzando e l’aspettativa di vita si sta allungando. Ne consegue che in futuro avremo “sempre più anziani che vivono in città”. È evidente l’impegno di assicurare loro adeguati livelli di salute e benessere, in un ambiente (quello urbano) caratterizzato da infiniti elementi ostili. E le piante – in particolare gli alberi – possono svolgere ruoli fondamentali nel mitigare condizioni critiche”. Nel corso dell’intervento verrà fatto “specifico riferimento verrà fatto all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e, in particolare, all’obiettivo 11 («Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili»). La progettazione, l’impianto e la cura degli alberi “richiedono, però, figure professionali specializzate – si legge nella presentazione – e la seconda parte della relazione è dedicata all’analisi di esempi di malagestione del patrimonio verde. In conclusione vengono descritte le moderne tecniche di indagine della patologia forestale urbana”.
Giacomo Lorenzini è professore ordinario di Patologia Vegetale all’Università di Pisa, in quiescenza da novembre 2022. Ha diretto il Leonardo-Istituto di ricerca sul territorio e l’ambiente, il Centro di ricerche agro-ambientali “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa, il Centro di ricerca sugli effetti del cambiamento climatico e il master in Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico del medesimo ateneo. I principali campi di attività che lo vedono coinvolto riguardano gli effetti degli inquinanti aerodispersi sulle piante, il monitoraggio biologico della qualità dell’ambiente e il ruolo del verde nell’ecosistema urbano.