Aveva da sempre una grande passione: la fotografia. Sapeva cogliere il guizzo di luce e restituire in uno scatto tutta l’emotività di persone e paesaggi. E sapeva sperimentare, trovare nuove e sorprendenti soluzioni. Addio a Paolo Pagnini, nel 2016 insignito anche dell’onorificenza di Benemerito della fotografia italiana. Aveva 79 anni e, come ricorda la figlia Rosella, le sue condizioni di salute si sono bruscamente aggravate nell’ultimo mese.
Originario di Volterra da ragazzino era arrivato a Rosignano Solvay, dove era stato assunto come disegnatore all’interno dello stabilimento. Negli anni Ottanta, la decisione di dedicarsi completamente alla sua passione diventando fotografo professionista. Fotostudio 2P, lungo la via Aurelia, è stata una attività molto conosciuta dai rosignanesi, che sapevano di trovare in lui un esperto, attento e scrupoloso. Pagnini, dal temperamento modesto e schivo, ha formato tante generazioni di persone interessate alla fotografia, dando loro consigli. Negli anni è stato insegnante all’Università popolare di Rosignano.
Nel 2006 è stato tra i fondatori dell’associazione culturale Fabbricaimmagini, per avere un luogo di confronto e dialogo sul tema della fotografia. Commovente il messaggio di addio degli amici sui social dell’associazione: “Resta il ricordo di un uomo piacevole, brillante, modesto nonostante la sua grande professionalità e competenza, mai ostentate. Ricorderemo il suo sorriso ironico, la dolcezza del suo sguardo, e le sue battute di spirito. Ci mancherai Paolo, amico e maestro”. Come sottolineano i rappresentanti di Fabbricaimmagini, molte delle opere di Pagnini sono esposte in collezioni private in Italia e all’estero.
Pagnini ha inoltre fatto parte del gruppo Namias, che praticava le antiche tecniche di stampa fotografica. Uno dei suoi allievi è stato Riccardo Gazzarri, divenuto poi insegnante di fotografia all’Università popolare.
Per chi volesse salutare Pagnini per l’ultima volta e abbracciare la moglie Mirella e la figlia Rosella, la cerimonia funebre si tiene martedì 7 gennaio alle 14.30 nella cappella del cimitero di Rosignano Marittimo.
