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La ricetta del Cala de’ Medici per integrare il porto con il territorio, l’amministratore Ratti: “Eventi tutto l’anno per creare una comunità”

veduta porto marina cala de medici • TUTTIGIORNI

“Durante i mesi estivi abbiamo organizzato tre serate musicali a settimana e si è rivelata una scelta vincente, che ha portato persone all’interno del porto ed è piaciuta anche ai soci, che hanno trovato divertimento e aggregazione”. Matteo Ratti, amministratore del porto turistico Cala de’ Medici si è posto un obiettivo che considera essenziale: integrare la struttura con il territorio, creando una comunità. Così, già dalle prossime settimane prenderà il via il calendario invernale delle iniziative nel borgo commerciale e a lato delle banchine.

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Matteo Ratti, amministratore del porto Marina Cala de’ Medici

Fino a Pasqua mercatini di qualità, fiere del libro, iniziative legate al cibo

“La nostra intenzione – spiega Ratti – è quella di partire a breve e andare avanti fino a Pasqua. Proporremo appuntamenti ogni fine settimana: non ci sarà soltanto musica, ma eventi culturali e legati all’alimentazione. Penso a mercatini di mobili antichi, piccole fiere del libro, eventi legati al cibo ma anche attività per i bambini e giornate incentrate sugli animali domestici. In questo modo, ogni fine settimana invernale, i cittadini della zona e i soci che sempre di più utilizzano il porto in modo stanziale avranno occasioni di svago“. Ratti non ha dubbi sul fatto che “questa sia la strada da percorrere per collegare il porto e il territorio circostante. Ci aspettiamo che l’amministrazione, nel suo ruolo istituzionale, agevoli questo processo di integrazione”.

Gli eventi aggregano i residenti della zona e i soci che vivono il porto

Una scelta, quella fatta dal Cala de’ Medici a partire dall’estate 2022, che di fatto inverte la rotta tenuta fino agli anni precedenti la pandemia. “In passato – dice Ratti – facevamo pochi eventi all’anno, ma più strutturati e importanti, penso alla Rotta del vino. Quel tipo di iniziative però erano per pochi, di fatto limitavano l’integrazione con il tessuto locale”. Da qui la decisione, per l’estate appena terminata, di dar vita a un lungo calendario di eventi che divenissero appuntamenti fissi sia per i cittadini che per i tanti soci che hanno deciso di restare in porto con le loro barche. “Dopo il Covid – precisa – è cambiato il mondo della portualità; sempre di più chi ha una barca la usa come fosse una casa, restando nei porti e visitando le zone vicine. Proprio riflettendo su questa stanzialità ho pensato a eventi da spalmare sull’intera stagione estiva”.

Così, da metà giugno a metà settembre, il Cala de’ Medici ha ospitato tre appuntamenti musicali a settimana (martedì, venerdì e sabato) oltre ad altre iniziative extra, per un totale di quaranta eventi in quattro mesi. “La prova fatta in estate – spiega Ratti – è andata molto bene. Le persone hanno capito che si trattava di appuntamenti fissi e ciò ha portato vantaggi anche alle attività economiche del borgo. In pratica da una parte siamo riusciti ad aprire le porte alla comunità locale e dall’altra abbiamo organizzato serate piacevoli per i tanti soci che in estate sono rimasti attraccati in banchina”. Un mix talmente azzeccato che il porto ha deciso di andare avanti nel percorso intrapreso.

Obiettivo risparmio energetico: banchine spente e proiettori colorati sul borgo

“Prima di tutto – sottolinea l’amministratore –, nell’ottica di un risparmio energetico e del rispetto per l’ambiente, abbiamo deciso che durante la notte le luci delle banchine resteranno spente mentre sul borgo indirizzeremo grandi proiettori colorati a led. Questo per evitare spreco di energia ma anche per valorizzare la piazza centrale”. Inoltre, già dalle prossime settimane, prenderà il via un ricco calendario di eventi che ogni fine settimana animeranno il porto turistico fino a Pasqua 2023. “Ripeto – termina Ratti – che a mio parere questo è l’unico modo per creare contatto e integrazione tra la struttura portuale e il territorio circostante. Il mio obiettivo, che spero di poter concretizzare nel 2024, è non spezzare in due parti – estiva e invernale – la programmazione delle iniziative, ma arrivare a un calendario unico che vada avanti l’intero anno”.

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