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L’allarme della Pro Loco di Vada per i costi energetici del bar del Punto azzurro, Creatini: “Bollette quadruplicate rispetto al 2021, non possiamo pagarle”

roberto creatini • TUTTIGIORNI

Dallo scorso gennaio a fine agosto il consumo energetico del bar del Punto azzurro numero 1 di Vada, gestito dalla Pro Loco della frazione, ha comportato bollette per un totale di 12.151 euro. Una cifra molto elevata, soprattutto se confrontata con le somme che la Pro Loco era solita pagare, per analoghi consumi, fino allo scorso anno.

A lanciare un nuovo grido di allarme sui rincari dell’energia, dopo che da settimane svariati gestori di attività economiche lunga la costa denunciano una situazione insostenibile, è Roberto Creatini, presidente onorario della Pro Loco di Vada che da anni si occupa di gestire gli aspetti amministrativi dei due Punti azzurri su via dei Cavalleggeri, poche centinaia di metri a sud del paese.

“Per capire la gravità della situazione – spiega Creatini – basta mettere in fila una serie di bollette. Nel 2021, da gennaio a dicembre, l’ammontare delle bollette relative al Punto azzurro 1 (l’unico dei due dotato di bar, ndr), è stato di 5.244 euro. Ora facciamo il conto delle bollette Enel da gennaio 2022 a fine agosto scorso: periodo gennaio-aprile 745 euro; maggio 563 euro; giugno 2.226 euro; luglio 3.936 euro; agosto 4.681 euro. Il totale ammonta a 12.151 euro, e voglio ricordare che alla fine dell’anno mancano ancora quattro mesi. Evidentemente il totale dei consumi per il 2022 aumenterà di svariate migliaia di euro, prima di tutto perché penso proprio che settembre avrà indicativamente gli stessi consumi di agosto, quindi ci aspettiamo una bolletta analoga all’ultima”.

Creatini non sa se essere più incredulo o preoccupato. Certo è che si aspetta che a fine anno la cifra globale richiesta da Enel e relativa ai costi dell’energia elettrica per alimentare tutte le attrezzature del bar del Punto azzurro 1 “arriverà intorno ai 18.000 euro. Non è possibile che l’associazione turistica riesca a pagare bollette di questo tipo, io credo davvero che non le pagheremo. Le nostre stesse condizioni le stanno vivendo bar ristoranti del territorio, così si mette in ginocchio l’economia“.

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