Cura dei clienti, empatia, arte, relax. Restano questi i pilastri che hanno trasformato la Station Gallery 923, sulla via Aurelia a Castiglioncello, in un locale cult della Costa Etrusca. Un luogo dell’anima più che un ristorante-caffetteria, grazie alla professionalità del fondatore Vincenzo Lipari, che l’ha aperta nel 1999 e poi ha impiegato la sua anima d’artista per creare un ambiente dove chiunque possa sentirsi accolto come fosse a casa.
Da sabato 6 maggio Vincenzo passa il testimone. La Station sarà guidata da David Palizban, che quasi vent’anni fa, quando lo ha affiancato per due stagioni nella gestione della Limonaia nel parco del Castello Pasquini, è rimasto folgorato dalla filosofia di lavoro di Lipari
Nessun cambio di rotta, assicurano i due. Il progetto Station rimane lo stesso, incentrato sulla familiarità, la cura per i dettagli nel servizio e nei rapporti con i clienti, l’amore per le mille sfaccettature della bellezza. Anche perché Lipari resterà dietro al bancone del locale svariati mesi per dare una mano a Palizban. “Sarò qui – garantisce Vince, come buona parte dei clienti chiamano affettuosamente il creatore della Station – perché il passaggio del testimone avvenga in tutta calma, per presentare David ai clienti e per ringraziare tutte quelle persone che da 25 anni scelgono la Station, che continuerà ad essere una sorta di salotto in cui tutti possono sentirsi bene, una “scatola magica” dove le persone possono dedicarsi al relax”.
Soddisfatto, quasi incredulo per questa nuova avventura, David Palizban, che da vent’anni lavora nel mondo dell’accoglienza. Dopo essersi occupato a lungo del ristorante-bar di uno stabilimento balneare a Marina di Cecina, è stato per anni titolare di Bolgheri + e poi, nel 2022 ha gestito un ristorante a Marina di Bibbona. “Ho lavorato con Vincenzo nel 2005 e 2006 alla Limonaia e già allora – ricorda Palizban – ho capito che ha un modo speciale di curare il suo lavoro e questo posto. Il potermi occupare della Station, un luogo che mi ha stregato ormai tanti anni fa, è il coronamento di un sogno“.
Insomma, come spiegano i due, “la Station non verrà snaturata, la struttura-madre non sparisce, continuerà ad accogliere e coccolare i clienti come accade da 24 anni”.
Quanto a Lipari, per il futuro ha in programma di sviluppare la sua vena legata all’arte, occupandosi di arredamento e design: “Che poi – termina – è quello che ho sempre fatto anche qui alla Station”.