Raccolta dei rifiuti in orario notturno e con mezzi più grandi, così da poter effettuare il servizio in tempi adeguati. Ampliamento dell’isola ecologica in via del Porto con tanto di accesso elettronico e telecamere di videosorveglianza per evitare l’abbandono indiscriminato di rifiuti, e annullamento del canone per l’occupazione del suolo pubblico relativo agli spazi in cui i negozianti tengono i contenitori per i rifiuti.
Queste le tre richieste più significative del presidente della Pro Loco di Vada, Marco Lelli, che ha messo nero su bianco quelle che definisce “proposte” e , indirizzando il documento al Comune e a Rea Spa, venerdì scorso le ha protocollate.
“Come associazione rappresentativa di un notevole numero di operatori commerciali e turistici – scrive Lelli – in considerazione delle difficoltà oggettive dello svolgimento del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti “porta a porta”, in spirito del tutto costruttivo ci permettiamo di avanzare le seguenti proposte”. Il presidente della Pro Loco di Vada elenca quelle che, anche a detta di svariati operatori commerciali e turistici, sono priorità.
Nella lettere a Rea e Comune Lelli chiede lo “svolgimento notturno del servizio di raccolta: questo eviterebbe intralci nel traffico quotidiano di veicoli, particolarmente elevato nel periodo estivo. Inoltre, eviterebbe la permanenza dei rifiuti nei contenitori durante le ore più calde, soprattutto se si obbligano cittadini ed attività a consegnare la spazzatura solo nelle ore serali”. Non solo, il presidente sottolinea che sarebbe fondamentale “l’utilizzo di mezzi di raccolta più capienti: circolando di notte, è possibile svolgere il servizio con mezzi più grandi, riducendo i tempi ed aumentando la produttività“.
Lelli interviene anche riguardo all’ampiezza e all’organizzazione dell’isola ecologica in via del Porto (aree dove gli operatori commerciali possono portare i rifiuti nel caso in cui la capienza dei contenitori che hanno ricevuto non sia sufficiente). Così, il presidente della Pro Loco propone “l’ampliamento dell’attuale area di conferimento dei rifiuti riservata agli operatori, dotandola di accesso elettronico e servizio di video-sorveglianza, al fine di evitare l’abbandono abusivo di rifiuti come già sta avvenendo“. Inoltre ipotizza “la realizzazione, se possibile, di una ulteriore area di conferimento dei rifiuti riservata agli operatori, ad esempio nella zona sud dell’abitato (parcheggi lungo Viale della Resistenza)”.
Lelli chiede anche al Comune di “soprassedere all’imposizione e riscossione del canone a seguito dell’occupazione del suolo pubblico con i contenitori della raccolta. O perlomeno garantire una superficie minima esente da canone”. Infine, pensando al decoro della piazza centrale del paese, propone “l’installazione di cestini per la raccolta della piccola spazzatura, almeno nella zona di piazza Garibaldi e strade limitrofe per evitare che i vari contenitori esposti per la raccolta porta a porta, diventino ricettacolo di qualsiasi rifiuto”.
La missiva è stata inviata venerdì scorso e Lelli attende risposte. “Sperando di essere stati propositivi – termina la comunicazione – , rimaniamo a disposizione per confronti e scambi di idee al fine di superare queste difficoltà”.