Una visita all’interno del parco industriale, alla scoperta delle sei aziende che operano nel perimetro dello stabilimento di Rosignano Solvay per conoscere attività, prodotti e modus operandi di ognuna di loro. Questo l’obiettivo dell’iniziativa “Il futuro ha le porte aperte”, organizzata da Solvay, Inovyn, Ineos, Engie, Officina2000 e Siad con l’intento di mostrare alla comunità locale la storia del polo impiantistico, ma soprattutto le importanti sfide per il futuro.
L’accoglienza dei visitatori e i bus in attesa di partire per le visite al polo industriale
Sul palco del teatro Solvay, la mattina di sabato 22 ottobre, i direttori delle sei realtà produttive del parco industriale. Nicolas Dugenetay, direttore di Solvay, Andrea Vittone (Ineos), Andrea Formichi (Officina2000), Georges Madessis (Inovyn), Franco Bertone (Engie) e Gianluca Ravasio (Siad) si sono avvicendanti davanti a una folta platea per spiegare concretamente i passaggi che le attività del polo di Rosignano Solvay portano avanti da tempo in un’ottica di sostenibilità e trasparenza sempre maggiori.
Sul palco del teatro i direttori delle aziende del parco industriale e a destra la platea
A metà mattina la partenza dei primi bus, che dal teatro hanno portato i visitatori alla scoperta del parco industriale. Su ogni mezzo un dirigente delle sei aziende ha fatto da Cicerone, spiegando ai cittadini gli impianti presenti nel perimetro industriale, le loro caratteristiche e la loro storia
Alcuni momenti della visita all’interno del parco industriale
Quattro le fermate previste per visitare gli stand allestiti dalle sei realtà produttive, dove gli stessi dipendenti hanno esposto ai visitatori metodi di lavoro, materiali prodotti, scelte innovative in materia di ambiente e risparmio energetico. All’interno dello stabilimento, in un’ottica di collegamento tra l’industria e le emozioni, sono state installate alcune opere dell’artista Stefano Tonelli.
Infine il rientro al teatro Solvay e la visita della mostra fotografica sul parco industriale, allestita al primo piano in collaborazione con l’Università Popolare insieme ad alcuni momenti musicali curati dall’associazione Bacchelli.
L’evento prosegue domenica 23 ottobre con le stesse modalità, con l’intento di creare un legame sempre più attento fra la comunità il polo industriale.