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Verso il ballottaggio. Marabotti sul toto-alleanze: “Nessun accordo con il centrodestra, io sono di sinistra ma in coalizione ci sono persone di quell’area e di certo al primo turno abbiamo raccolto voti anche da quella parte politica”

Elezioni amministrative a Rosignano, il ballottaggio: l’appello al voto dei due candidati sindaco

Il candidato sindaco Claudio Marabotti, che il 23 e 24 giugno affronterà al ballottaggio Daniele Donati per la scelta del sindaco di Rosignano, entra nel merito del toto-alleanze che si è aperto appena terminato lo spoglio del primo turno.

“Ha destato stupore – si legge in una nota stampa che Marabotti firma a nome della coalizione – che alcuni esponenti di Fratelli d’Italia abbiano invitato gli elettori del centrodestra a votare per me come candidato sindaco, in nome di un cambiamento che ritengono indispensabile, oltre che di una stima personale che nutrono nei miei confronti. Chi si stupisce non ha capito niente del civismo che mira a unire  persone diverse per obiettivi concreti legati alla gestione locale, senza che ciò implichi la rinuncia alle proprie idee politiche.

“Nonostante io sia persona notoriamente di sinistra – prosegue la nota stampa – nella mia coalizione ci sono anche persone di centrodestra. Alle elezioni europee i partiti di centrodestra hanno ottenuto oltre mille voti in più rispetto alle comunali: una larga parte di quei voti sono stati dati alla nostra coalizione. Se gli elettori che al primo turno hanno votato per il centrodestra vogliono un cambiamento hanno una sola possibilità: votare per me al ballottaggio. Facendo altrimenti si ritroveranno nella stessa palude”.

Marabotti prosegue spiegando “io non ho fatto e non farò mai inciuci con i vertici locali del centrodestra per ottenere il loro sostegno, come farebbe (e come sta realmente facendo in queste ore) un candidato ancorato alla vecchia politica come il mio avversario. Chi cerca scheletri nel nostro armadio deve stare attento perché è più facile che li trovi nei suo. Ricordo che solo tre anni fa, al momento dell’elezione del vicepresidente del Consiglio Comunale, nel segreto dell’urna diversi consiglieri PD votarono (per chissà quali giochi oscuri), proprio per eleggere Stefano Scarascia alla seconda carica consiliare, provocando perfino la reazione sdegnata dell’ANPI”.

“Chi mi voterà – termina la nota – lo farà esclusivamente perché ha fiducia in me, perché vuole trasparenza e perché vuole interrompere un dominio politico ininterrotto che dura da troppi decenni”.

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