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Verso il ballottaggio. Parte il toto-alleanze in vista del confronto tra Donati e Marabotti, FdI esce allo scoperto: “Sostenete Marabotti”

Verso il ballottaggio. Le richieste di Paolo Bini (Rosignano Migliore) a Donati e Marabotti: "Queste le condizioni per avere il nostro appoggio: ruolo di vicesindaco, maggior rinnovamento e nessun tipo di accordo con il centro destra"

In politica parlano i numeri. Nel confronto diretto tra Daniele Donati e Claudio Marabotti, che vedrà i cittadini del comune di Rosignano tornare alle urne il 23 e 24 giugno per eleggere il sindaco, sono destinati ad avere un peso i voti degli elettori che al primo turno hanno accordato la loro preferenza agli altri due candidati in corsa: Roberto Testa (alla guida della coalizione di centro-destra formata da Fratelli d’Italia, Roberto Testa sindaco, Forza Italia, Lega) e Paolo Bini (Rosignano Migliore).

Così, appena chiuso lo scrutinio relativo al primo turno, prende corpo il toto-alleanze in vista del ballottaggio. Perché i 4.648 voti (30.53%) andati a Roberto Testa e i 455 (3%) ottenuti da Paolo Bini, a meno che i loro elettori non scelgano un astensionismo di massa, è chiaro che potranno essere determinanti nel confronto tra Donati (Partito Democratico, Rosignano Attiva, In Comune, Riformisti per il Futuro) e Marabotti (Rosignano nel Cuore, M5S, Io Voto Io Vinco).

Non che si parli – almeno per il momento – di apparentamenti politici ufficiali. Ma c’è chi ha già deciso da che parte stare.

Non si tratta di Bini, che da inizio campagna elettorale ha provato a lungo – senza riuscirci – a creare un campo largo tra Marabotti e Donati e a urne chiuse ha deciso di riflettere e di attendere ad esprimersi. Ugualmente Testa, che attraverso un comunicato ringrazia gli elettori, annuncia come “questo per noi non rappresenta un punto di arrivo ma l’inizio di un percorso, che ci vedrà esercitare ancora un ruolo centrale per il nostro territorio” ma, almeno per ora, decide di non sbilanciarsi sulle eventuali indicazioni in vista del ballottaggio.

Invece si sbilanciano gli esponenti di Fratelli d’Italia, con Stefano Scarascia, Marino Fraioli, Sabrina Necor, Silvia Colombaioni, Beniamino Berti che il giorno dopo lo spoglio inviano un lungo e articolato comunicato stampa ufficiale: “A questo punto la richiesta e la proposta che facciamo ai nostri elettori – che ringraziamo per averci accordato la loro fiducia –  ed a tutti gli elettori di centro destra è quella di tornare a votare nel turno di ballottaggio e di sostenere Claudio Marabotti come Sindaco di Rosignano”.

Una netta presa di posizione quella di Fratelli d’Italia, che finora non è supportata da Lega e Forza Italia, la cui spiegazione è nello stesso comunicato degli esponenti del partito. “La proposta politica delle liste civiche unite alle tradizionali sigle del centro destra funziona se riesce ad allargarne il perimetro di consenso, ma a Rosignano ciò non è avvenuto. La lista civica ha eroso voti ai partiti di centrodestra ma non ha fatto la differenza”, così tuonano Scarascia e colleghi nella nota stampa. Come a dire che la “colpa” del mancato ballottaggio sia da addebitare proprio alla presenza della lista civica di Roberto Testa (e quindi alla sua stessa candidatura).

“Si perdono 2.117 voti rispetto al contemporaneo voto europeo  – prosegue la nota di FdI – ove si è manifestato il consenso alla proposta politica nazionale del centro destra, ma evidentemente quella locale non ha convinto gli elettori”. Lecito ipotizzare, quindi, che dei 2.177 voti persi dal centro-destra tra elezioni europee e amministrative a cui fa riferimento FdI, almeno una parte siano già stati indirizzati al primo turno sul candidato di Rosignano nel Cuore, M5S e Io Voto Io Vinco. Non deve stupire che, finito il primo round delle amministrative, una forza tradizionalmente conservatrice come FdI chieda al proprio elettorato di orientarsi sulla coalizione Marabotti, notoriamente di segno progressista.

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