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Verso le elezioni. Industria, turismo, sport e rifiuti: i quattro candidati sindaco di Rosignano davanti a una sala colma di persone per il primo confronto pubblico

Verso le elezioni. Industria, turismo, sport e rifiuti: i quattro candidati sindaco di Rosignano si sono affrontati davanti a una sala colma per il primo confronto pubblico

Manutenzioni, ambiente, industria e turismo. Tanti i temi che i quattro candidati sindaco di Rosignano hanno affrontato durante il primo confronto pubblico organizzato la sera del 10 maggio dalle due parrocchie locali (Santa Teresa e Santa Croce) e dai gruppi scout del territorio in vista delle elezioni amministrative di giugno.

Colma di cittadini la sala parrocchiale di Santa Teresa, con il giornalista Enrico Salvadori che ha presentato un’articolata serie di domande in modo che Paolo Bini, Daniele Donati, Claudio Marabotti e Roberto Testa (riportiamo i candidati in ordine alfabetico) potessero esporre i punti essenziali dei loro programmi elettorali.

Di seguito le tematiche affrontate e le risposte (nell’ordine in cui sono intervenuti, di volta in volta, i candidati).

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Cosa vi ha spinto a candidarvi, la prima cosa che farete se eletti.

Testa: “Due cose mi hanno spinto a candidarmi: da una parte l’amore per il territorio dove ho vissuto per tanti anni e il dispiacere di vederlo malgestito, dall’altra il fatto che spesso siamo bravi a criticare dall’esterno chi fa le cose, io ho deciso di metterci la faccia”.

Donati: “La mia candidatura è la conseguenza naturale dell’impegno che da sempre porto avanti nel volontariato, nell’associazionismo e nella tutela delle fasce deboli. Per quanto riguarda le prime cose da fare, penso a portare a compimento gli interventi legati all’emergenza abitativa, tra l’altro già finanziati, e l’acquisizione di spazi per realizzare impianti sportivi”.

Bini: “Io sono un idealista e credo di poter dare un contributo al nostro Comune, anche al di fuori del ‘partitismo’. La nostra è una lista civica pura che è per unire e per mettere insieme le forze migliori. La prima cosa che farei se eletto è proprio il fare una squadra, anche di persone che non sono nella mia lista, purché siano competenti e progressisti”.

Marabotti: “Mi ha spinto a candidarmi l’amore per il luogo dove vivo e il fatto che l’ho visto peggiorare in questi anni. La prima cosa che farei se eletto è un censimento delle barriere architettoniche su tutto il territorio e l’avvio di un lavoro mirato sulla Tari per ridurla e introdurre la tariffa puntuale”.

Iniziative per i giovani e per il sociale.

Marabotti: “Per l’ambiente crediamo sia essenziale la riduzione dell’impatto ambientale dell’industria e di Scapigliato. Per le associazioni del terzo settore è fondamentale snellire la parte burocratica e di controllo, così da dar loro fiducia, in maniera che possano portare avanti in modo veloce e funzionale percorsi collaborativi e di formazione”.

Bini: “Il nostro slogan è ‘dalla parte degli ultimi’, quindi i più deboli come gli anziani e le persone in situazione di povertà e gli stessi giovani, che magari trovano un lavoro ma non una casa in affitto”.

Donati: “Crediamo nella valorizzazione dei giovani con l’obiettivo di dare loro garanzie per il futuro, e crediamo da sempre nella tutela delle fasce fragili. Essenziale è portare avanti un percorso continuo con le tante associazioni che operano sul territorio in modo da dare risposte concrete e mirate per i bisogni della zona”.

Testa: “E’ necessario dare ai giovani spazi, che siano di apprendimento e formazione per entrare poi nel mondo del lavoro, ma anche spazi per lo sport e il divertimento”.

Ruolo dell’industria Solvay sul territorio

Testa: “Il polo chimico locale è il più importante dell’Italia centrale ed ha un ruolo insostituibile, nutrendo anche l’area industriale delle Morelline. Chi crea benessere e occupazione va sostenuto, tenendo presente però che deve di contro contenere l’inquinamento, perseguire la sicurezza sul lavoro e incentivare stabilimenti green”.

Donati: “Il polo industriale è un punto di riferimento, con cui abbiamo nei mesi scorsi firmato un accordo importante, coinvolgendo la Regione Toscana e Solvay, per migliorarne l’impatto ambientale e avere ricadute sociali importanti sul territorio. Un percorso che va portato avanti nell’ottica della transizione ecologica”.

Bini: “Solvay è una realtà importante, la cui esistenza non deve però impedire altre forme di sviluppo economico sul territorio. Essenziale è lavorare per migliorare l’equilibrio ambientale. Avrei piacere che quella prevista per la fine del 2034 sia l’ultima deroga data a Solvay”.

Marabotti: “Il polo chimico potrebbe essere un attore importante nella formazione scolastica dei giovani, in modo che possano trovare lavoro in zona senza dover lasciare il territorio. L’industria ha una presenza antropica rilevante, proprio l’attività di riduzione di questa presenza sarebbe occasione per creare posti di lavoro”.

Raccolta rifiuti e gestione del polo di Scapigliato

Marabotti: “Il progetto chiamato la fabbrica del futuro è soltanto uno slogan, vanno ridotte le emissioni di Scapigliato. Perché non creare un centro dove riparare gli oggetti che potrebbero essere poi riutilizzati? Per quanto riguarda la raccolta porta a porta, la consideriamo un grande passo che va però perfezionato, attraverso una riorganizzazione puntuale. Vogliamo una tariffa puntuale, grazie alla lotta all’evasione e all’abbandono dei rifiuti”.

Bini: “L’ambiente è una nota dolente, Scapigliato è senza dubbio una risorsa ma serve un controllo maggiore e un management più adatto. Per quanto riguarda Rea, la raccolta porta a porta funziona, ma credo si possa organizzare i servizi della raccolta differenziata in modo più intelligente e meno penalizzante soprattutto per i paesi collinari e per le persone anziane”.

Donati: “Vogliamo proseguire nel percorso di trasformazione di Scapigliato da discarica a polo del riciclo per valorizzare al meglio i rifiuti, creando materie prime seconde. Quanto alla raccolta dei rifiuti, con il porta a porta la percentuale della differenziata è arrivata al 78%, ora c’è da fare il passo successivo. C’è stato un impegno importante nella lotta all’evasione, dato che abbiamo individuato 700 utenti che non pagavano la Tari”.

Testa: “Il problema è avere una realtà come Scapigliato, che genera alti introiti, e pagare una delle Tari più elevate della Toscana. Va convertito un impianto che si sta esaurendo. In tema di raccolta dei rifiuti, il porta a porta come viene fatto qui non è attuale, penso ai cassonetti intelligenti e crediamo che la tariffa debba essere basata sul concetto che chi produce meno rifiuti paga meno”.

Infrastrutture, manutenzioni e decoro urbano

Testa: “Il territorio comunale è vasto e ha molte strade che competono a soggetti diversi, crediamo sia essenziale individuare, tra quelle comunali, le ‘strade target’ e intervenire in modo mirato su quelle per garantire i collegamenti essenziali. Quanto al decoro, in un Comune che ottiene 10 milioni da Scapigliato pensiamo sia assurdo non avere aiuole perfette”.

Donati: “Ricordo che gli introiti di Scapigliato consentono di garantire servizi alle fasce più deboli e questo è essenziale, altrimenti si rischia una ‘macelleria sociale’.  Per migliorare le strade abbiamo investito 7.5 milioni di euro e altri 2 milioni per i marciapiedi. C’è da proseguire, tenendo sempre presente che il programma delle manutenzioni deve essere compatibile con il bilancio del Comune”.

Bini: “Manutenzioni e decoro urbano sono temi importanti, che mi stanno a cuore. Sono essenziali anche per ripensare le possibilità del turismo”

Marabotti: “Prima di tutto ricordo che viviamo in un territorio dove le infrastrutture sanitarie negli ultimi 15 anni hanno subito un degrado. Il triangolo compreso tra Piombino, Volterra e Livorno è area depressa, e ciò può essere risolto soltanto se chi rappresenta i cittadini si rivolge direttamente al governo di Roma per rappresentare le necessità della zona. Quanto alle manutenzioni le considero attività primaria, penso a un accorpamento tra la delega al turismo e quella alle piccole manutenzioni”.

Sport e impianti sportivi

Marabotti: “Lo sport accorpa i valori dell’inclusione e della salute. Non ci sono gli impianti adeguati, ce lo hanno detto le società sportive con cui ci siamo confrontati. Serve un piano per creare nuove strutture sportive, penso a un palazzetto che possa ospitare eventi per 2mila persone. Con noi c’è Giulia Quintavalle, figura che può avere contatti diretti con il Coni”.

Bini: “Lo sport è un tema cardine. Gli impianti ci sono ma sono pensati e realizzati male, per errori di progettazione. Inoltre credo che nelle varie frazioni manchino gli spazi per gli sport di base, penso a ‘campini’ pubblici aperti a tutti”.

Donati: “Pensiamo a implementare gli impianti e in questo senso è già partito il percorso per sostituire il campo di calcio di Castiglioncello e crearne uno a Vada. Quanto alle risorse da destinare alle strutture sportive, anno dimensionate con i fondi a disposizione, abbiamo avviato un percorso con il Credito sportivo. Pensiamo di incrementare gli sport di base, che sono essenziali per il benessere fisico e per l’inclusione sociale”.

Testa: “Gli impianti sportivi esistenti sono carenti e obsoleti. Non c’è un palazzetto adeguato per accogliere un’ampia quantità di pubblico. Crediamo che il fondo sintetico per lo stadio Solvay sia importante. Penso inoltre che un’amministrazione debba assistere e aiutare quegli sportivi che sono eccellenze e possono afre da traino a tanti giovani”.

Crisi del commercio, come rilanciarlo

Testa: “Sempre di più si fanno acquisti online, per questo penso si potrebbe sviluppare un commercio di nicchia, penso a prodotti tipici delle campagne e del mare. Un Comune deve favorire soprattutto quei giovani che hanno idee commerciali originali. In molti ci stanno ripetendo che l’Aurelia a senso unico ha impoverito ulteriormente le attività commerciali, anche perché Rosignano non si presta ad avere un centro pedonale”.

Donati: “Per incentivare il commercio è importante prima di tutto riportare funzioni e servizi che sono essenziali nelle aree da destinare ad attività commerciali. Il nostro programma è quello di mettere in relazione la legge regionale sul commercio con gli strumenti urbanistici locali, in modo da poter riorganizzare e rilanciare il settore”.

Bini: “La pista ciclabile sulla via Aurelia è assurda anche per il commercio, andava fatta sul lungomare. Dato che le attività commerciali che vanno bene sono quelle legate all’intrattenimento, perché non pensare a una via Aurelia con tanti locali, in modo da creare anche una movida sana?”.

Marabotti: “Rosignano non ha un centro, con un porto turistico che è un corpo estraneo e lo spostamento del baricentro verso le Morelline dove sono stati realizzati centri di grande distribuzione. Pensiamo a un nuovo centro nel tratto fra via del Fante e piazza Pardubice, dotando la zona di passerelle sopra la ferrovia. C’è da riqualificare piazza Monte alla Rena e piazza del Risorgimento, usando quella che viene chiamata urbanistica tattica, ossia strutture leggere e colorate”.

Turismo ed eventi

Marabotti: “Siamo convinti che il turismo debba diventare il motore del territorio. Una amministrazione non deve soltanto dettare regole, ma aiutare concretamente chi si impegna nell’organizzare eventi. Pensiamo a una società pubblico/privato che operi in questo senso”.

Bini: “E’ importante organizzare meglio il grande patrimonio di questo territorio. Il turismo non può essere solo quello balneare, penso a quello legato all’arte e alla natura. E’ necessario cambiare completamente mentalità”.

Donati: “Dai dati regionali emerge come nel 2023 il nostro territorio abbia avuto l’8% in più di presenze. E’ importante coordinare tutte le tipologie di turismo che si affiancano a quello legato al mare e che su questo territorio hanno gradi occasioni, penso al turismo culturale e al turismo lento da sviluppare i natura. In questo senso abbiamo avviato il progetto Rosignano sviluppo che unisce l’attività e le conoscenze delle Pro Loco con strategie comunicative adeguate e moderne sul web”.

Testa: “Il porto è vuoto e non ci sono eventi, le Spiagge Bianche possono essere risistemate così da essere ancora più attrattive. Credo sia essenziale recuperare aree balneari pubbliche, perché ce ne sono davvero poche”.

Appello al voto

Testa (liste: Forza Italia, Lega, Siamo pronti, Fratelli d’Italia): “La mia proposta civica insieme ai partiti che mi sostengono può dare un segno di rinnovamento. Il nostro slogan è siamo pronti, e siamo pronti ad affrontare le sfide di cui abbiamo parlato stasera e che secondo noi sono state finora affrontate in maniera non soddisfacente. Partendo da questo e dalla considerazione che si ha delle persone, possiamo portare una ventata di novità. Cambiare può essere importante e stimolante, il vostro voto sarebbe ben riposto”.

Donati (liste: Pd, Rosignano Attiva, In Comune, Riformisti per il Futuro): “Questa sera sono emersi tanti temi e una particolare complessità che del nostro territorio e ciò impone di avere una conoscenza degli aspetti amministrativi e delle possibilità di risolvere i vari temi. Dietro a ogni tematica c’è un percorso complicato, c’è da mettere insieme tanti soggetti istituzionali e conoscere le effettive possibilità dei bilanci. Politica vuol dire scegliere: noi crediamo in una comunità solidale e attenta ai bisogni dei più deboli e che, unendo le energie di tutti, si mantenga lontana da derive che non prevedono coesione sociale, accoglienza e diritti delle persone”.

Bini (lista Rosignano migliore): “Se volete restare nella situazione attuale o credete nelle promesse che poi resteranno tali non mi votate. Ma se pensate che ci sia anche una sola speranza di migliorare questo territorio, allora votate un sindaco che parlerà con voi e per voi. Se volete uno spiraglio di miglioramento, votate me”.

Marabotti (liste: Rosignano nel Cuore, Io voto-Io vinco, Movimento 5 Stelle): “Io rappresento una proposta che non è riassunta nella figura del candidato sindaco, chi pensa di votare noi non voterà me ma un gruppo di persone che sono conosciute e impegnate in vari ambiti della società. La nostra non è una lista civica estemporanea, ma nasce dall’espressione di una necessità. Vi chiediamo il voto perché la necessità di cambiamento è palpabile, però il cambiamento non sempre è positivo. La nostra lista si basa sui diritti costituzionali. Fra tutti i cambiamenti possibili, la nostra squadra può essere identificata come un cambiamento buono”.

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