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Verso le elezioni. La coalizione a sostegno del candidato Marabotti interviene sui tempi di trattamento dell’infarto: “I dati Ars mostrano ritardi, urgente la sala di emodinamica nell’ospedale di Cecina”

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Riportiamo di seguito un comunicato stampa inviato dalle tre liste che sostengono il candidato sindaco Claudio Marabotti: (Rosignano nel Cuore, Movimento Cinque Stelle, Io voto io vinco), incentrato sui dati forniti da ARS (Agenzia regionale per la sanità ) in merito ai tempi di trattamento dell’infarto nelle zone Valli Etrusche e Alta Val di Cecina.

“La terapia ottimale dell’infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) è la “angioplastica primaria”, cioè la riapertura meccanica dell’arteria coronaria occlusa, responsabile dell’infarto, con un catetere a palloncino. Per essere veramente efficace, l’angioplastica primaria deve essere eseguita nel minore tempo possibile. Questa procedura può essere eseguita in apposite sale (sale di emodinamica) che devono essere strategicamente posizionate sul territorio per permettere un rapido raggiungimento non appena viene fatta la diagnosi di STEMI”.

“Per il territorio delle valli Etrusche e dell’alta val di Cecina le sale di emodinamica di riferimento (Pisa per l’alta val di Cecina, Livorno per le valli Etrusche tranne Piombino, che ha Grosseto più vicina) sono a distanze tali che rendono improbabile il raggiungimento in tempi adeguati. Nonostante le rassicurazioni fornite dall’AUSL Toscana Nordovest nell’aprile 2023, permanevano forti dubbi sull’efficienza della rete per il trattamento dello STEMI nelle zone a sud del territorio dell’ASL (alta val di Cecina e valli Etrusche). In quella occasione, l’Agenzia Regionale di Sanità (ARS) aveva prodotto un documento in cui venivano considerati parametri di tempo non in linea con le raccomandazioni delle linee guida più recenti (European Heart Journal 2018; 39,:119–177). Secondo le suddette linee guida, il trattamento dell’infarto miocardico STEMI deve prevedere un ritardo massimo di 10 minuti tra il primo contatto medico e la diagnosi di STEMI e di 90 minuti tra la diagnosi di STEMI e la riapertura dell’arteria coronaria occlusa con l’angioplastica. Il tempo massimo tra il primo contatto medico e la riapertura della coronaria responsabile dell’infarto deve pertanto essere di 100 minuti. Per questo motivo, abbiamo richiesto all’ARS di fornire un report che riportasse le percentuali di pazienti con STEMI che ricevevano un trattamento di angioplastica primaria entro 100 minuti dal primo contatto medico. I risultati sono stati presentati sabato 11 maggio in un incontro pubblico avvenuto all’auditorium di piazza del Mercato a Rosignano Solvay”.

Sempre secondo quanto riportato nel comunicato stampa, “i risultati forniti dall’ARS sono stati impietosi e drammatici. Solo il 13.6% di pazienti con STEMI residenti nelle valli Etrusche e l’11.5% dei pazienti residenti nell’alta val di Cecina riceve un trattamento di angioplastica primaria nei tempi raccomandati. La situazione è ancora più pesante nelle località più periferiche: a Piombino si scende al 6.4%, a Volterra al 10.5%. La mediana del tempo di trattamento per le valli Etrusche è di 182 minuti (quasi il doppio del massimo raccomandato), per l’alta val di Cecina 258 minuti (oltre due volte e mezzo il tempo massimo raccomandato). Quando si prevede che il tempo per effettuare l’angioplastica primaria sia maggiore di 120 minuti, le linee guida raccomandano di adottare una strategia diversa dall’angioplastica primaria. In altre parole, sono anni che i pazienti residenti in alta val di Cecina e nelle valli Etrusche sono trattati con una metodologia inappropriata perché non è stato fatto un monitoraggio adeguato dell’efficienza della rete STEMI”.

“In ultima analisi – si legge nella stampa – questo significa che i cittadini residenti nelle zone suddette sono sottoposti ad un rischio di complicanze e a una prognosi peggiore (incluso il rischio di morte) rispetto ai residenti nelle altre aree. L’unica soluzione a medio termine è la realizzazione con la massima urgenza di una sala di emodinamica presso lo stabilimento ospedaliero di Cecina in modo da ridurre i tempi di trasferimento dei pazienti con infarto STEMI sia dall’alta val di Cecina che di tutto il territorio delle valli Etrusche. Questo tema non può che essere centrale nell’attuale campagna elettorale. Invitiamo pertanto tutti i Sindaci in carica e tutti i candidati Sindaci delle aree interessate (alta val di Cecina e valli Etrusche) a prendere posizione su questo argomento”.

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