Le famiglie dei ragazzi che frequentano l’Istituto alberghiero di Rosignano Solvay non ci stanno. Sono stanche di sapere che i loro figli trascorrono svariate ore al giorno dentro un edificio cadente, che ormai da oltre un anno è un cantiere aperto.
I genitori, che hanno inviato a Tuttigiorni.info una serie di foto per documentare le condizioni di aule, corridoi e aree esterne all’edificio, chiedono che i lavori di ristrutturazione vengano conclusi in tempi brevi. “Crepe sui muri, mattonelle dei pavimenti che saltano – spiegano le famiglie –, interruttori della luce sistemati con lo scotch, uscite di emergenza interdette con il nastro bianco e rosso. Per non parlare del fatto che a lato della scala antincendio, che ci risulta sarebbe destinata soltanto alle situazioni di emergenza ma invece viene utilizzata per far entrare qualche classe, il giardino è un cantiere aperto e abbandonato“. Sono sempre i genitori a far notare come “la situazione che preoccupa maggiormente è quella del primo piano, ci chiediamo se in queste condizioni l’edificio garantisca la sicurezza per i ragazzi“.
Proprio sul tema della sicurezza interviene la dirigente dell’istituto, Daniela Tramontani, che sottolinea come “la porta di emergenza al primo piano è chiusa con il nastro bianco e rosso proprio perché rientra nell’area di cantiere, il cui perimetro è stato definito dalla Provincia, a cui fa capo l’edificio. Come scuola abbiamo appositamente rivisto il piano della sicurezza proprio per includere limitazioni e regole legate all’intervento di ristrutturazione“.
Detto questo, Tramontani ammette che i lavori stanno andando troppo per le lunghe. “Mi unisco alla protesta dei genitori – spiega la dirigente senza troppi giri di parole – Ci tengo a precisare che non mi lamento della Provincia, che tra l’altro ha un nuovo ufficio tecnico attento e attivo, ma certo anche io ho il timore che l’intervento vada avanti davvero troppo a lungo. Invece è bene che il cantiere termini alla svelta, altrimenti questa situazione di disagio diventa endemica”.
La stessa Tramontani ricorda che “il progetto di ristrutturazione era del 2020, poi è stato rimodulato in considerazione di due fatti: l’incremento dei prezzi dei materiali legato all’emergenza Covid e la necessità di concentrare i lavori su aspetti tecnici e strutturali. Il nuovo dirigente che si occupa di edilizia scolastica ha preparato un progetto moderno e accurato, che tra l’altro diversamente dal precedente prevede anche l’ascensore. Certo è che adesso l’intervento va portato avanti”. Infine, la paura della dirigente dell’Alberghiero è che le problematiche legate alle condizioni dell’edificio possano arrivare a inficiare in qualche modo la qualità dell’indirizzo di studi: “Depreco chi non separa i due aspetti: una cosa è l’immobile e un’altra la scuola, che è riconosciuta molto valida e forma professionisti”.