Il sindaco di Rosignano Daniele Donati risulta iscritto nel registro degli indagati relativamente a una inchiesta della Procura di Livorno riguardante la discarica di Scapigliato. Si tratta dell’indagine collegata all’operazione “stop stinks”, avviata nel 2020 dalla Guardia di finanza con la sezione di polizia giudiziaria dell’Arpat e la Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Firenze. Al centro dell’inchiesta, che è proseguita su diversi filoni coinvolgendo negli anni svariate figure apicali del polo di Scapigliato, la gestione del percolato e la stabilità del fronte di discarica.
A informare che il sindaco è stato raggiunto dall’avviso di notifica di conclusione delle indagini preliminari è lo stessa amministrazione rosignanese, attraverso una breve nota stampa. “Donati – si legge nella comunicazione – è stato inserito nell’elenco degli indagati in qualità di sindaco del Comune di Rosignano Marittimo, che è socio di maggioranza all’83,5% della società Scapigliato Srl. Il sindaco nella certezza che potrà dimostrare la sua estraneità alla vicenda, conferma la piena collaborazione alla magistratura per chiarire i fatti e le relative responsabilità”.
In pratica, la Procura della Repubblica risulta aver terminato le indagini preliminari e aver formulato i capi di accusa. Per quanto riguarda il sindaco Donati, che abbiamo contattato, “l’ipotesi di reato è relativa – spiega – agli indirizzi di gestione economica, da parte dell’ente comunale, del polo impiantistico di Scapigliato”. Il sindaco, che spiega di aver ricevuto la notifica la mattina del 20 aprile, conferma di essere “sereno riguardo alla vicenda, dato che ritengo di aver sempre operato nell’interesse dall’amministrazione”.