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La grande sorpresa di un nido di tartaruga sulla spiaggia della Bucaccia a Vada

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L’ha vista emergere dalle onde un bambino di 8 anni, Alessio, che all’imbrunire era ancora sulla spiaggia con la famiglia. Erano le 21.30 di sabato 5 agosto e a pochi passi da lui una grande tartaruga Caretta caretta ha raggiunto l’arenile nella zona della Bucaccia, a Vada, e si è diretta verso le dune. Il piccolo, incredulo, lo ha detto ai familiari che hanno chiamato la Capitaneria di porto. È cominciata così la lunga notte per mettere in sicurezza un nido di tartaruga, il sedicesimo sulle coste toscane nel corso dell’estate 2023. Un esemplare di grosse dimensioni, con un carapace lungo 75 centimetri, ha deposto le uova a ridosso delle dune e poi ha ripreso il largo.

I primi a intervenire sono stati gli uomini della guardia costiera di Vada, che hanno contattato Arpat e il Comune. Subito è stata chiamata l’associazione TartAmare, che si occupa di preservare le tartarughe marine e sensibilizzare la comunità. Alcuni volontari dell’associazione, che ha sede a Grosseto, si sono messi in viaggio verso Vada e nel frattempo è stata allertata anche l’Università di Pisa. “Ci muoviamo in collaborazione – spiega Luana Papetti, responsabile scientifica di tartAmare – con gli esperti dell’ateneo pisano, che sono arrivati e hanno delimitato la zona. Ringraziamo anche i titolari dello stabilimento La Barcaccina per l’interesse e l’aiuto che hanno dato. La nidificazione non è stata veloce, la tartaruga ha provato un paio di volte a scavare. Poi, pochi minuti dopo le una del mattino, ce l’ha fatta: ha deposto circa 80 uova ed è tornata in mare.

A Vada, prima dell’alba di domenica, anche il personale del settore Manutenzioni del Comune e rappresentanti del Wwf. Nel corso della mattina anche il sindaco Daniele Donati ha raggiunto la Bucaccia: “La squadra reperibile – dice – si è occupata di delimitare l’area, sistemare le transenne in modo che la zona del nido sia protetta. L’ufficio ambiente collaborerà poi con TartAmare nel periodo in cui ci sarà la schiusa delle uova”.

Il nido di tartaruga è stato messo in sicurezza e recintato. È stato anche sistemato un apposito cartello che avverte della presenza delle uova. In attesa della schiusa, nei prossimi giorni sarà organizzata un’iniziativa per informare e sensibilizzare residenti e turisti. Un’attività che sarà realizzata in collaborazione da TartAmare, Capitaneria di porto, Wwf, Comune di Rosignano, Pro loco di Vada e Università di Pisa. “Dobbiamo definire con certezza il giorno – spiega Papetti – , ma invitiamo chiunque sia interessato a partecipare ad avvisarci, inviando una mail all’indirizzo segreteria@tartamare.org”.

Adesso non resta che attendere il momento della schiusa delle uova, che come spiega Papetti potrebbe verificarsi anche fra tre mesi. “Il tempo di incubazione è molto variabile – termina – varia da 45 a 90 giorni. Provvederemo a misurare la temperatura nella zona intorno al nido per capire quando indicativamente avverrà la schiusa, organizzeremo un presidio sulla spiaggia in modo da preparare anche un corridoio per agevolare l’arrivo al mare delle tartarughe appena nate”.

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