Pensavano di trascorrere qualche ora sulle spiagge di Vada nel giorno di Ferragosto, dopo aver regolarmente parcheggiato l’auto e pagato 7 euro di ticket. Invece al ritorno, dopo poco più di tre ore, hanno trovato sul parabrezza una multa di 18.20 euro (se pagata entro cinque giorni).
Tutto è successo a Vada, nell’area di sosta lungo via del Porto, in zona San Gaetano (gestita da Nuovo Futuro). “Siamo arrivati poco dopo le 12.35 – racconta Alessia Scortichini, che con la famiglia è in vacanza in zona – e abbiamo letto il cartello esposto all’interno del parcheggio: c’è scritto 7 euro tariffa oraria (dalle 14 alle 20) e 10 euro tariffa giornaliera. Ho messo il bancomat nel parcometro, che senza neppure chiedere l’inserimento della targa come avviene negli apparecchi più moderni, non ha dato alcuna possibilità di scegliere tra tariffa oraria o giornaliera. Semplicemente, ha prelevato 7 euro dal bancomat e ha emesso il ticket”.

La turista ha sistemato il biglietto sul cruscotto dell’auto (ora di arrivo 12.39, come si legge sul ticket nella foto in alto) e si è diretta sulla spiaggia. “Di certo ho sbagliato a non leggere con attenzione il biglietto – spiega la donna – su cui come orario di fine sosta erano indicate le 14, ma ho pensato che, dato che i 7 euro erano stati prelevati automaticamente e che sul cartello c’è scritto che la tariffa oraria scatta alle 14, questa cifra corrispondesse alla tariffa giornaliera decurtata delle ore della mattina”. Invece al ritorno, intorno alle 16, sul parabrezza della sua auto c’era una multa, fatta alle 14.37. “Il problema non è la multa in sé, ma la stranezza dell’accaduto. Quello che segnalo – termina la turista – è che il parcometro non ci ha dato la possibilità di scegliere tra le due tipologie di tariffa, la macchinetta ha effettuato un prelievo dal bancomat e ha emesso il biglietto. A parte una riflessione sul fatto che 7 euro come tariffa oraria credo sia davvero un’esagerazione, credo che sia evidente che l’apparecchio, dato che non dà informazioni chiare, trae in inganno gli automobilisti”.