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Caso Scapigliato: dopo il no del consiglio alla costituzione di parte civile, Fratelli d’Italia e Rosignano nel Cuore si scagliano contro Pd e sindaco

polo impiantistico scapigliato veduta aerea • TUTTIGIORNI

C’è chi invita il Partito Democratico a riflettere tenendo conto dell’interesse collettivo e chi chiede senza mezzi termini le dimissioni del sindaco. A Rosignano non si placa la levata di scudi dei partiti di minoranza, dopo che durante il consiglio comunale del 29 febbraio è stata bocciata una mozione (presentata da Rosignano nel Cuore, Movimento 5 Stelle, Lega-Salvini Premier e Fratelli d’Italia) per chiedere che il Comune si costituisse parte civile nel procedimento riguardante la gestione dei rifiuti nel polo di Scapigliato.

Il giorno successivo alla bocciatura (hanno votato contrari alla mozione i consiglieri del PD e di Rosignano In Comune), la prima forza politica ad alzare il tiro è Fratelli d’Italia, con una nota stampa a firma di Marco Lisei (commissario provinciale di FdI) e Stefano Scarascia (capogruppo in consiglio comunale), in cui si spiega che “l’unica alternativa dignitosa sono le dimissioni, in quel caso sarà il commissario prefettizio a decidere e a tutelare gli interessi del Comune di Rosignano Marittimo e dei suoi cittadini”. Una presa di posizione che FdI, che per amministrative sostiene la candidatura di Roberto Testa, spiega sottolineando come “la Procura della Repubblica indica tra le persone offese il Comune di Rosignano Marittimo”. Quindi, secondo Lisei e Scarascia, “il conflitto di interessi nella persona del sindaco Donati sia macroscopico e che un minimo di senso di responsabilità nei confronti dei suoi concittadini lo dovrebbe indurre a smentire l’esito della votazione e a disporre la costituzione di parte civile del Comune“.

Pochi minuti e a FdI fa eco Rosignano nel Cuore, che si unisce alla protesta attraverso una nota scritta. RnC sottolinea che i presunti illeciti “hanno pesanti ricadute per tutta la comunità”. Secondo gli esponenti della lista, che appoggia la candidatura a sindaco di Claudio Marabotti, “la richiesta era certamente appropriata, poiché il Giudice per le Indagini Preliminari ha inserito spontaneamente il Comune di Rosignano Marittimo tra i soggetti danneggiati dai presunti reati”. RnC prosegue sottolineando che “con la costituzione di parte civile, in caso di condanna di qualche imputato, il Comune può ottenere direttamente un risarcimento almeno parziale del danno. Senza la costituzione di parte civile, l’eventuale risarcimento del danno avverrebbe solo dopo la conclusione dei tre gradi di giudizio penale e a seguito di un’azione civile indipendente i cui tempi si sommerebbero quindi a quelli del procedimento penale”. Da qui l’invito di RnC al Partito Democratico “che è la forza politica di maggioranza, a una seria riflessione interna che tenga conto dell’interesse collettivo, giacché per l’atto di costituzione di parte civile c’è tempo fino all’udienza preliminare prevista per il prossimo 23 aprile”.

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