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Caso Scapigliato, l’intervento di Testa (candidato del centrodestra): “Senza costituzione di parte civile si nega un diritto ai cittadini”

Scapigliato polo impiantistico

Anche il candidato sindaco del centrodestra, Roberto Testa, prende posizione in merito alla bocciatura del consiglio comunale di Rosignano della mozione unitaria dei partiti di minoranza (Rosignano nel Cuore, Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, Lega-Salvini premier) per chiedere che il Comune si costituisse parte civile nel procedimento penale riguardante la gestione del polo impiantistico di Scapigliato.

Dopo gli attacchi di Fratelli d’Italia e Rosignano nel Cuore al Partito Democratico e al sindaco, ecco che anche Testa (candidato sindaco con Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia), decide di dire la sua attraverso una nota stampa. “Il sindaco uscente Donati – si legge nel comunicato – si schiera contro i cittadini. Ha fatto l’esatto contrario di ciò che un sindaco dovrebbe fare: ha messo i propri interessi davanti a quelli di tutta la comunità. Un tentativo plateale di scagionarsi preventivamente dalle accuse, facendo però pagare alla città le conseguenze di questa decisione”.

E ancora, come già avevano fatto RnC e Fratelli d’Italia, aggiunge che “la giustizia farà il suo corso, ma Donati non può anteporre le proprie vicende al bene dei cittadini: in questo modo dimostra di non avere la serenità per amministrare Rosignano e perseguire l’interesse collettivo. Il processo servirà a stabilire eventuali illeciti ma, senza dubbio, le ipotesi avanzate dalla Procura sulla discarica di Scapigliato sono estremamente gravi e gettano ombre inquietanti sulla gestione dei rifiuti”.

Testa sottolinea di essere convinto che “senza la costituzione di parte civile, alla nostra città verrà negata la possibilità di esercitare i propri diritti e veder riconosciuti eventuali danni. Questo un sindaco non può farlo, soprattutto se si considera estraneo a ogni accusa. Donati non avrebbe nemmeno dovuto aspettare la mozione delle opposizioni, ma compiere lui stesso un atto di responsabilità. Credo che questa vicenda sia invece la prova della commistione che si è ormai radicata tra amministrazione e interessi privati e che è necessario scardinare per restituire Rosignano ai cittadini”.

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