Pubblichiamo di seguito un testo scritto da Anna Pala e inviato a Tuttigiorni attraverso il form Scrivilo tu. Si tratta di una interessante intervista al proprietario della Lancia Aurelia usata da Gassman nel celebre film Il Sorpasso, che a fine agosto è stata esposta nel parco del castello Pasquini in occasione della rassegna “Le Notti del Cormorano”. Questo testo viene archiviato nella sezione Scritti da voi.
È stata lei, la Lancia Aurelia B24S Convertibile, la vera protagonista de “Le Notti del Cormorano”. Nel centenario di Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi, l’auto utilizzata nel film “Il Sorpasso” ha rubato la scena ai festeggiati. La domanda che tutti si sono posti è stata: “Ma è veramente l’auto originale, quella guidata da Bruno Cortona?”.
A rispondere è Adalberto Beribè, attuale proprietario dell’elegante veicolo. “È lei, certamente. Basta controllate il numero sul telaio e fare una verifica, un estratto cronologico. Si scopre che è stata di proprietà della produzione del film, la Fair Film, e questa è già una garanzia”.
Come ne è entrato in possesso? “L’ho scovata nel 2001. Apparteneva a un imprenditore lombardo. Aveva avuto vari cambi di proprietà, dopo le riprese. Io l’ho riportata all’antico splendore”. Nato nel 1945 a Gualdo, in provincia di Macerata, Adalberto Beribè oggi vive a Civitanova Marche dove coltiva la passione per le auto d’epoca e il loro fedele restauro. Imprenditore prima nel ramo assicurativo, poi nel settore delle sale corse, l’amore per le automobili lo accompagna fin da quando era bambino. “Il medico condotto del mio paese aveva una macchina simile alla Lancia, la faceva uscire dal garage solo nei mesi estivi e io passavo le mie giornate a contemplarla. Da lì nasce la mia passione”.
Torniamo alla Lancia e alla sua storia, che ci spiega Beribè: “L’auto è stata prodotta nel 1956, quindi la produzione del film l’acquistò. In realtà ne acquistò due perché Gassman ebbe un piccolo incidente e non si volle fermare la lavorazione, poi la prima, la mia per capirci, fu utilizzata per le riprese in movimento e l’altra per le riprese degli interni. Quest’ultima aveva la carrozzeria di un colore leggermente diverso ma nel film non si percepisce perché è in bianco e nero”.
Il colore, un celeste creato da Battista “Pinin” Farina, è di una bellezza che lascia attoniti. “Quando l’ho trovata, la Lancia era bianca proprio perché nel film sembra tale. Ho dovuto eseguire una sorta di carotaggio per risalire al colore originale, perché l’auto aveva subìto anche altre riverniciature. Il celeste attuale è identico all’originale”.
Non è complicato farla viaggiare in giro per l’Italia? “No, io sono felice di farla vedere. I viaggi lunghi vengono affrontati su un carro attrezzi e poi per alcuni tratti il mio amico Fabio Di Pasquale, collezionista di auto anche lui, la guida. Le auto d’epoca hanno bisogno di muoversi, seppure per brevi momenti, perché sono vive”.
Grazie al Centro Studi Commedia all’Italiana e al Comune di Rosignano abbiamo avuto l’opportunità, per i sessant’anni de “Il Sorpasso”, di ammirare un vero gioiello della tecnologia e del design italiano, di sentire il suono del motore perfettamente restaurato e del clacson che Gassman strombazzava con simpatica arroganza lungo il tragitto verso Castiglioncello.
Possiede altre auto d’epoca, Adalberto Beribè: “In particolare amo parlare di una Isotta Fraschini del 1930. Ci ho messo tantissimi anni a restaurarla ma non la metto mai su strada. Però l’amico che se ne occupa la mette in moto, controlla che sia tutto a posto. Le auto sono la mia passione ma ognuna va trattata con un riguardo adatto alle caratteristiche”. Sembra un ragazzino, Adalberto, quando parla delle sue auto. “Invece ho settantasette anni e dovrei godermi la pensione. Ma preferisco viaggiare e mostrare la mia Lancia. Anche io, come le mie automobili, ho bisogno di movimento”.
