Sette anni di passeggiate nel silenzio della notte, attraverso la terra natìa del nonno Tonino, che lo ha accompagnato in questo viaggio alla scoperta degli alberi monumentali. Isacco Emiliani, fotografo e videomaker 32enne che nei suoi lavori racconta la potenza della natura, mercoledì 8 novembre alle 21.15 sarà al teatro Ordigno di Vada.

La Pro Loco del paese lo ha contattato perché parlasse della sua meravigliosa avventura nel verde e aiutasse la comunità a riscoprire la bellezza del grande cipresso sul versante nord di piazza Garibaldi, una pianta ritorta e nodosa, che è un po’ il simbolo della comunità vadese. “Dovrebbe avere circa 100 anni – spiega Emiliani – e quel che mi affascina di questo albero, come di tanti altri che ho trovato in giro per l’Italia, è che tutti sanno della sua esistenza ma quasi nessuno ne conosce la storia e neppure la specie esatta. Perché invecchiando, gli alberi mutano, assumono forme particolari”.
La mattina dell’8 novembre Isacco Emiliani sarà in piazza Garibaldi con i bambini delle scuole. Sotto al cipresso ricurvo parlerà ai ragazzi del valore dei grandi testimoni verdi. La sera sarà al teatro Ordigno per svelare tutta la bellezza delle sue avventure a contatto con la natura.
Il suo progetto si chiama “Ottantuno”. “Sono gli anni che aveva mio nonno – racconta – quando abbiamo terminato i sette anni di esplorazioni degli alberi monumentali tra Emilia-Romagna e Toscana. Devo a lui questo progetto, ha fatto una vita il contadino ma ha sempre letto tantissimo, ha una grande cultura e un profondo desiderio di conoscenza. Nel 2014 mi stavo appassionando alla fotografia naturalistica e nonno mi ha parlato degli alberi monumentali della sua terra”. Così è nata l’idea di andarli a vedere. “Lo abbiamo fatto di notte – dice -, perché durante il giorno ambedue lavoravamo e anche perché nel buio, anche a livello fotografico, si coglie tutto il fascino delle piante” (In alto una foto fornita da Isacco Emiliani, che lo ritrae insieme al nonno Tonino).
Dal 2014 al 2021 Isacco e nonno Tonino (Antonio Panzavolta), hanno riscoperto alberi monumentali dal delta del Po fino al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, che è diventato partner del progetto del fotografo faentino. Da questa avventura, fatta di legami familiari e rispetto per la natura, è nato “Ottantuno”, un libro in serie limitata con la prefazione di Jane Goodall, celebre etologa e antropologa i cui studi sugli scimpanzé sono noti a livello mondiale. “Credo nel valore degli alberi – termina Emiliani – come anima della storia di noi esseri umani”.