Attraverso un comunicato stampa, il movimento civico SiAmo Vada sottolinea la necessità di maggiore interazione tra palazzo comunale e le frazioni del territorio.
“Le strategie di un territorio – si legge nella nota – passano dalle scelte che una giunta comunale si trova a dover prendere, dalle più semplici a quelle più complesse e strategiche: questo organo deve ovviamente avere prima di tutto una visione completa dell’intero comune, ma all’interno di esso vanno ascoltati e valorizzati i territori. Ascoltare è sicuramente la parola più appropriata, e soltanto vivendo una frazione, parlando con gli abitanti talvolta si può capire quali sono i bisogni e i problemi dei cittadini: si può così semplificare l’azione amministrativa, oppure andare dritti a risolvere problemi che se lasciati irrisolti si aggraveranno”.
“Per questo motivo – prosegue il comunicato – noi di SiAmo Vada, che viviamo una frazione, crediamo che sia importante che la giunta, oltre che esprimere competenze e politica, sia anche espressione dei territori, all’interno della quale si possa individuare un punto di riferimento per le frazioni. Quello che fin dall’inizio abbiamo sempre sostenuto è stato lo scarso ascolto verso le voci che venivano dal nostro paese, soprattutto il fatto di non rendersi conto quanto alcune questioni facilmente e prontamente risolvibili sono poi diventati motivo di disagio più diffuso anche tra i turisti stessi”.
Infine l’attenzione del movimento civico si focalizza su Vada: “Per una frazione come Vada che fa del turismo uno delle sue maggiori economie, è importante che il decoro urbano, in ogni suo aspetto, sia ben curato, come anche una progettualità per le aree non fruibili (Torre, Parco Comunale, Centro Nautico). Tutto questo rientra in un rapporto più stretto e più vicino con la cittadinanza, vivere le problematiche proprio per essere risolte nel tempo più breve quando è possibile oppure spiegare il perché di scelte che possono risultare errate alla cittadinanza: oggi è sempre più importante riallacciarsi ai localismi, altrimenti una sola visione di insieme rischia di essere zoppa fin dalla sua dall’origine”.