La storia di Greta Giannoni, giovane fashion stylist che ha trasformato le sue paure nell’occasione per spiccare il volo: “Nella moda posso esprimere me stessa senza essere giudicata”

La storia di Greta Giannoni, giovane fashion stylist che ha trasformato le sue paure nell’occasione per spiccare il volo

“Come tu non mi vuoi”, così ha intitolato la sua prima campagna di fashion stylist, che poi è la tesi del suo ultimo master. Ha vestito le modelle con enormi abiti di tulle colorato, che, coprendo i corpi, avevano la doppia funzione di nascondere ed esaltare le forme. Un titolo tutt’altro che casuale, visto che dentro c’è tutta la sua storia personale. L’esistenza di una 24enne che è riuscita a indirizzare la pesantezza di sensazioni che l’hanno oppressa durante l’adolescenza in una spinta creativa che la proietta nel futuro.

Greta Giannoni è un fiume in piena quando racconta come la sua esistenza sia cambiata grazie alla passione per la moda. Occhi vividi e mani che sembrano disegnare in aria i concetti di cui parla con il trasporto di chi ha trovato la propria strada. Lei che da ragazzina aveva così difficoltà ad accettare se stessa, ha veicolato il grigiore dell’imbarazzo nei colori sgargianti della creatività. “Lo styling – dice con orgoglio – mi aiuta a tirare fuori me stessa senza essere giudicata. Posso pensare e realizzare ciò che voglio, perché ciò che nella vita di tutti i giorni viene visto troppo dal comune nella moda può diventare un progetto innovativo”.

Rosignanese doc, Greta ha frequentato il liceo Fermi di Cecina, indirizzo Scienze Umane. Fin da bambina, ha praticato ginnastica ritmica, anche a livelli agonistici. Uno sport che ha amato, ma attraverso il quale ha sviluppato un rapporto conflittuale con il proprio corpo. “Sono stati anni bellissimi – ricorda –, ma anche di grande sacrificio, visti gli allenamenti continui e la necessità di avere un regime alimentare ferreo. In quel periodo ricordo di aver usato la moda come fosse il mio scudo personale rispetto ai giudizi che mi arrivavano dall’esterno. Poi ho imparato a valorizzare il mio corpo, con un genere di abbigliamento fuori dagli schemi”.

In realtà la passione di Greta per abiti e colori è sbocciata molto prima, quando da bambina organizzava nei minimi dettagli sfilate di moda sulla spiaggia. “Ero davvero piccola – racconta – e con la famiglia andavo al mare ai Bagni Belvedere. Trasformavo lo spazio intorno al mio ombrellone in un backstage e preparavo le modelle, che poi erano le amiche con cui trascorrevo i mesi estivi al mare. Usavo la bigiotteria di nonna e i parei di mamma e poi presentavo queste sfilate tra gli ombrelloni”.

Un amore inossidabile, che prima di sbocciare ha affrontato curve tortuose. “Dopo il liceo – spiega –  mi sono iscritta a Scienze del servizio sociale, ma non erano studi adatti a me. Così ho cambiato e sono andata a Scandicci all’Accademia per il controllo della qualità della pelletteria, dove sono diventata tecnico superiore per il controllo qualità dei prodotti di lusso”. Fresca di studi, Greta ha lavorato un’estate in un negozio di abbigliamento a Castiglioncello, poi ha deciso di spiccare il volo verso il modo della moda. A novembre 2021 si è iscritta al master in Fashion stylist e Art director a Verona, che ha conseguito a fine 2022. “Un’esperienza meravigliosa – dice – che mi ha dato anche la possibilità di organizzare uno shooting a New York”. Non solo, perché durante il master Greta ha ideato e organizzato uno shooting tra le cave di marmo a Carrara. Gli scatti sono stati pubblicati sulla rivista americana di moda Marika Magazine.

Poi la tesi preparata per il master, il progetto “Come tu non mi vuoi”: “Ho messo insieme modelle, fotografo, make-up e scelto le location. Abbiamo scattato un paio di giorni in zona, nei luoghi che fanno parte della mia storia personale; dal mercato di Cecina a Livorno, passando per Volterra e un distributore di benzina sul territorio”.  La scorsa primavera un lavoro legato al settore e-commerce di Max Mara e adesso la decisione di realizzare a pieno il suo sogno: lavorare come fashion stylist. “Il progetto per l’autunno – termina Greta – è di trasferirmi a Milano o a Firenze e di trasformare questa passione che ho da sempre nel mio lavoro. Quello che più mi ha reso felice è che, dopo un’iniziale incertezza, anche i miei genitori hanno appoggiato le mie scelte. Vedere il mio babbo e la mia mamma orgogliosi di me al termine dell’Accademia prima e del master dopo, è stata la più grande emozione che potessero regalarmi.

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