Una storia lunga oltre cinquant’anni. E un solo, grande amore: la natura, in tutte le sue meravigliose declinazioni. In queste parole il senso profondo del Museo di Storia naturale di Rosignano Marittimo, che nel 1992 si è costituito come associazione Amici della Natura Rosignano che attualmente conta 110 soci e organizza attività per cittadini e scolaresche. Alessandro Lenzi, attuale presidente, ne ripercorre le tappe, partendo dal ricordare con emozione il fondatore del primo nucleo del Museo: Dino Agostini.
Negli anni Ottanta l’intuizione di Dino Agostini: un gruppo di giovani naturalisti
“Nel 1966 – spiega Lenzi – Agostini cominciò a mettere insieme alcune collezioni di minerali, fiori e insetti trovati dai ragazzi che erano andati in vacanza alla colonia comunale di Gavinana. Lo stesso anno Dino organizzò una prima, rudimentale esposizione di questi materiali dentro una piccola stanza all’interno dei locali del Comune a palazzo Bombardieri, che ospitavano il Museo archeologico”. Lenzi si emoziona ricordando il percorso che ha portato all’attuale organizzazione del Museo, che ha sede a villa Pertusati a Rosignano Marittimo. “Nel 1980, lo stesso Agostini che era un vero appassionato di scienze naturali – prosegue Lenzi – creò il Museo di Storia Naturale, che aveva sede nell’attuale via Berlinguer a Rosignano Solvay (allora via Gramsci), davanti alla pasticceria Cucchiara. Dino era il coordinatore e poi c’erano una serie di sottosezioni: per la biologia marina c’erano Alessandro Nenci e Pierpaolo Poggianti; per la micologia Bruno Brizzi, Mariso Quaglierini, Laura Leoni e Marcello Santinelli; per la botanica Cable Logi e io per la mineralogia. Nella sede di via Berlinguer fu costituito un museo vero e proprio, con vetrine per le esposizioni”.
Nel 1992 si costituisce l’associazione, che cerca una sede adeguata
Negli anni il gruppo di giovani naturalisti capitanato da Dino Agostini chiede uno spazio più adeguato per ampliare le esposizioni. “Ottenemmo – dice ancora Lenzi – uno spazio al primo piano dell’immobile che attualmente ospita l’istituto alberghiero di Rosignano Solvay, tra via della Repubblica e via Sciesa. Proprio lì, nel 1992, si costituisce l’associazione Amici della Natura Rosignano, che comincia ad interfacciarsi in modo ufficiale con l’amministrazione comunale, stipulando prima di tutto una convenzione per l’affidamento ufficiale degli spazi del Museo di Storia Naturale“. Qualche anno dopo le collezioni e l’attività dell’associazione vengono trasferite nella sede in via Monte alla Rena a Rosignano Solvay, in un’ala della scuola elementare Europa: “Lì siamo rimasti fino al 2017, poi nel luglio 2018 ci siamo trasferiti qui a villa Pertusati”.
Una lunga storia con un unico credo: passione per la natura e desiderio di condividere
Se il percorso per arrivare all’attuale struttura dell’associazione, che nei locali di villa Pertusati gestisce il MusNa (Museo di Storia Naturale), è stato articolato, quel che ne ha sempre contraddistinto l’attività è stata la volontà di coinvolgere i cittadini. “In tutti questi anni – sottolinea Lenzi con orgoglio – lo spirito di base dell’associazione è sempre rimasto lo stesso. C’è un gruppo di volontari esperti in determinate materie che si mette a disposizione in favore della cittadinanza e delle scuole con l’obiettivo di offrire, oltre che gli spazi espositivi, occasioni di confronto e approfondimento nell’ottica di un’ampia divulgazione scientifica”. Lenzi ci tiene a ribadire che gli spazi di villa Pertusati “sono un luogo di cultura, dove si può anche fare ricerca. Tra gli strumenti a disposizione non dobbiamo dimenticare l’ampia collezione di testi specialistici che solitamente si trovano nelle biblioteche universitarie”.
Una miriade di attività per tutti: gite, mostre e conferenze
Ad oggi l’associazione Amici della Natura Rosignano conta 110 soci e sei sezioni (gruppi di volontari appassionati di una determinata branca scientifica): biologia marina, mineralogia, micologia, botanica, ornitologia, astronomia. Oltre a questi sono in fase di costituzione (il regolamento dell’associazione prevede un anno di attività) un gruppo di didattica della matematica e il gruppo della complessità. “Ogni sezione – spiega Laura Leoni, segretaria dell’associazione Amici della Natura Rosignano – si ritrova un giorno a settimana a villa Pertusati. Inoltre ogni anno vengono fatte proposte di attività didattiche per le scuole, attraverso la presentazione di progetti specifici, che preferibilmente preferiamo organizzare qui nei nostri locali, in modo che studenti e insegnanti possano visitare e apprezzare i nostri spazi”.
Per dare un’idea delle attività portate avanti dagli Amici della Natura Rosignano, basta ricordare che ogni anno vengono organizzati due cicli di conferenze: Parliamo di scienza (invernale) e Natura sotto le stelle (estiva). Oltre a questo il consiglio, attraverso le varie sezioni scientifiche, mette in piedi gite naturalistiche, mostre e conferenze di approfondimento. “Non dimentichiamo una attività speciale – spiega Lenzi – che è stata l’iniziativa del congresso Codice Armonico. Per sette anni, fino al 2018, abbiamo chiamato scienziati e studiosi di Scienze naturali di tutta la Toscana per presentare le loro ricerche e realizzare una pubblicazione. Codice Armonico è un fiore all’occhiello dell’associazione, tanto è vero che studiosi e ricercatori ci chiedono di proseguire, purtroppo però non possiamo andare avanti se non con un aiuto economico da parte del Comune e della Regione”.
L’appello ai giovani: “Qui si incontrano bellezza e segreti della natura”
“Quello che ci dispiace maggiormente – sottolinea Lenzi – è il fatto che non ci siano molti giovani che si avvicinano all’associazione. Invece vorremmo divulgare al massimo questo amore per la natura e far capire che la nostra sede è un luogo di cultura, bellezza e interazione con l’esterno“. Tra l’altro l’associazione è anche centro informativo OTB, ossia Osservatorio Toscano per la Biodiversità. “Siamo in gruppo – termina – con Istituto di zooprofilassi di Pisa, Istituto di Biologia marina Arpat Livorno e Università di Siena. In pratica assicuriamo assistenza in caso di spiaggiamento di cetacei sulla nostra costa e siamo punto di riferimento ufficiale per la divulgazione scientifica sul territorio“.
L’impegno per la sostenibilità
Quale centro di informazione, cultura e studi scientifici a beneficio di tutti coloro che frequentano il Museo, Lenzi ricorda “il nostro impegno per la sostenibilità che si attua tramite l’adesione ai principi contenuti nella Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile – Sustainable Development Goals, 4 dei quali sono stati assunti dal nostro Museo come valori guida per le nostre attività: obiettivo 11-città e comunità sostenibili; obiettivo 13- lotta contro il cambiamento climatico; obiettivo 14-vita sott’acqua; obiettivo 15-vita sulla Terra”.