Sabbia accumulata tra Crepatura e l’ingresso del Marina Cala de’ Medici, l’ad Ratti si rivolge al Comune: “Usare il materiale per il ripascimento in zona Caletta e Monte alla Rena”

sabbia crepatura porto

Perché non utilizzare le migliaia di tonnellate di sabbia che le correnti marine hanno accumulato tra Crepatura e l’imboccatura del porto per il ripascimento delle spiagge circostanti? La proposta arriva da Matteo Ratti, ad del Marina Cala de’ Medici, che invita l’amministrazione comunale a una riflessione (nella foto in alto un rilievo dell’accumulo di sabbia sui fondali tra Crepatura e l’ingresso del porto; immagine fornita dal Marina Cala de’ Medici).

“Lo spostamento dell’acqua va da sud a nord – prosegue Ratti – e notoriamente si porta dietro la sabbia dei fondali. Queste correnti incontrano le dighe del porto e concentrano la sabbia tra Crepatura e l’ingresso del Marina. Ciò ha comportato che in vent’anni si siano accumulate circa 40.000 tonnellate di materiale. Ne siamo certi, sia perché all’inizio della vita del porto la profondità delle acque all’ingresso era di 6 o 7 metri mentre negli ultimi anni è quasi dimezzata, sia perché già da un paio di estati tutti possono notare piccoli cumuli di rena in mare, a ridosso della linea di costa”.

L’ad del Marina Cala de’ Medici, Matteo Italo Ratti

Insomma, una criticità che secondo l’ad del porto turistico potrebbe facilmente essere trasformata in una risorsa. “Diciamo la verità – dice ancora Ratti – questo materiale è una banca di sabbia, nel senso che ha un grande valore economico e oltretutto è sabbia della zona, con caratteristiche granulometriche e chimiche adeguate. Basterebbe che ci fosse la volontà di spostarla lungo i vicini tratti di costa che a causa dell’erosione sono diventati roccia pura: penso a Caletta, al circolo della vela e al lungomare Monte alla Rena dove da anni viene portata sabbia del Po quando basterebbe un sistema di aspirazione per trasferirci il materiale presente tra Crepatura e l’ingresso del porto”.

L’eccesso di sabbia all’imboccatura del porto è un problema che il Marina Cala de’ Medici affronta da tempo. “A maggio 2022 – prosegue l’ad – abbiamo dragato l’ingresso della struttura. Abbiamo già richiesto la necessaria autorizzazione alla Regione per ripetere il lavoro prima della prossima estate. Ma rifletto sul fatto che se il Comune avesse la volontà di usare i cumuli di sabbia a sud di Crepatura potrebbe risolvere il problema del ripascimento. È improponibile trasportare il materiale con i camion fino a Vada, ma potrebbe essere aspirato con gli appositi tubi e trasferito almeno lungo i tratti di costa vicini, come appunto Monte alla Rena o Caletta”.

Ratti termina spiegando che la situazione non può che peggiorare, per questo invita l’amministrazione comunale a valutare il percorso da intraprendere: “Andando avanti così, si creeranno degli atolli e tra qualche anno si potrà camminare a piedi sulla sabbia da Crepatura fino all’altezza della torre direzionale del Marina Cala de’ Medici”.

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