Utilizzo della mascherina nelle strutture sanitarie, l’Asl Toscana nord-ovest chiarisce le nuove regole sul territorio

L’utilizzo della mascherina (ffp2) resta obbligatorio per il personale che lavora nei reparti e negli ambulatori delle strutture sanitarie nei momenti in cui l’attività si svolge in presenza di pazienti, ma anche durante l’assistenza domiciliare e le attività di emergenza territoriale. Ugualmente, anche pazienti, accompagnatori e visitatori devono indossarla se accedono alle strutture sanitarie.

A spiegare le nuove norme di comportamento relativamente all’uso dei dispositivi di protezione individuale è l’Asl Toscana nord-ovest, attraverso una nota stampa.

A seguito del cambiamento della situazione a livello locale e nazionale, l’unità di crisi dell’azienda sanitaria “ha recepito in questi giorni l’ordinanza del ministero della Salute e la nota di accompagnamento della Regione Toscana con alcune specifiche indicazioni”. Che vengono elencate di seguito:

  • Sul territorio aziendale permane l’obbligo di impiegare la mascherina FFP2 per tutti i lavoratori all’interno dei reparti e degli ambulatori nelle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, durante lo svolgimento di attività in presenza di pazienti, in considerazione delle condizioni di fragilità dei pazienti ricoverati e della difficoltà di discriminare i pazienti fragili al momento dell’accesso negli ambulatori. Per lo stesso motivo la mascherina deve essere indossata anche nell’assistenza domiciliare e nell’emergenza territoriale.
  • Per gli utenti, i visitatori e gli accompagnatori la mascherina è obbligatoria quando accedono nei reparti e negli ambulatori, e durante la permanenza in sale di attesa all’interno delle strutture sanitarie. L’accesso dei visitatori è consentito uno alla volta per ciascun paziente ricoverato, negli orari di visita previsti in ciascun presidio ospedaliero o territoriale.

La mascherina non è obbligatoria nei corridoi, cortili, percorsi esterni ai reparti, nelle attività di promozione ed educazione alla salute svolte in ambienti non sanitari come sale riunioni, centri di formazione e palestre, nelle attività del servizio sociale e della medicina legale con persone sane, nelle attività degli uffici tecnici ed amministrativi, negli ambienti dedicati alla formazione, nelle mense, nei bar e negli spogliatoi.

  • Per le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali residenziali permane l’obbligo della mascherina per operatori, visitatori e utenti, con l’eccezione delle persone che presentano condizioni di salute o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e per le persone che devono comunicare con persone con disabilità. Per le strutture semi-residenziali l’uso della mascherina è indicato nelle attività svolte a meno di un metro di distanza tra operatori e utenti.
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